Il Pdl, tramite i soliti Cicchitto e Gasparri, veri, onesti e disinteressati osservatori dei mezzi televisivi attaccano Santoro ed “Anno Zero” accusandoli di informazione e dibattito a senso unico, privo di contraddittorio. Vero che il nostro premier, scegliendo Cicchitto e Gasparri, non poteva trovare di meglio come scendiletto. I due “fantozzi” danno addosso al solito Travaglio e al tribunale mediatico di Santoro.
Veniamo ai fatti e facciamo le dovute osservazioni.
Castelli, rappresentante del governo, ha ammesso tra l’altro “di aver parlato troppo”. Bocchino fa parte dello schieramento di centro destra che governa. Forse mancavano il “mentone” Belpietro e il “collezionista di querele” Feltri, impegnati presso l’Ordine dei Giornalisti, a dare qualche spiegazione.
Se osserviamo il panorama televisivo, si osserva che il governo controlla con molta tranquillità ben 5 TV nazionali: le 3 reti Mediaset, Rai 1 e Rai 2. L’unico cavallo pazzo che non riesce a controllare è “Anno Zero”.
Di che si lamentano al governo? Ma di che parlano?


Il nostro premier ha ben donde di lamentarsi, ma lo deve fare con chi non la pensa come lui. Se la deve prendere con la metà degli italiani che lo vogliono a casa. Non è colpa di Santoro se fa guadagnare 14milioni alla Rai, mentre i suoi TG, gestiti da spazzini dell’informazione, non rendono un fico secco. Qui parlo esclusivamente in termini share, di resa pubblicitaria. Ma chi mette la pubblicità vicino al TG4 di Fede? Forse la scopa “pippo” o “pulident”, per quattro vecchi rincoglioniti che non hanno ancora il digitale terrestre.
Ha ragione Beppe Grillo quando dice che se ne devono andare a casa tutti. Ha ragione nel dire che questa politica è morta e sepolta e parlano di se e non dei problemi degli italiani. Sono morti e non lo sanno. La verità è che Santoro ha dato voce a Grillo e ha cercato di lanciare il suo messaggio, quello fatto di verità sacrosante. Ha mimato Bossi (un vecchio paralitico che scorreggia) e Berlusconi (74enne zigomato tanto da somigliare ad un giapponese) come in realtà sono e tutto ciò che li circonda è spazzatura, immondizia.
Mentre l’informazione va dietro a questa politica fatta di cadaveri, molti giovani cominciano a muoversi e parlano d’altro. Proveranno a fare una politica nuova, dove i protagonisti, i leader sono tutti loro.
I giovani non guardano questa televisione. Se capissimo questo,capiremmo perché i ragazzi si rivolgono al web e si organizzano per aderire a quei movimenti come 5 stelle e popolo viola, che parlano di ecologia, di smaltimento intelligente dei rifiuti e di energie alternative.
Molti hanno già adottato la differenziata. Facciamolo tutti e cominciamo con lo smaltire queste vecchie mummie incancrenite che ci parlano di un’Italia che no esiste e ci raccontano favole come il ratto delle “padane” e che una “trota”, senza ne arte e ne parte, può diventare, a 22 anni, un rispettabile politico e pagato dallo Stato. La Padania non esiste, è una grossa stronzata che si è inventato Bossi perché non riusciva a trovare un lavoro che lo pagasse senza lavorare. Però, purtroppo, la “trota” in carriera esiste e si chiama Renzo Bossi.
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