tag:blogger.com,1999:blog-18527566712482603612024-02-07T22:21:04.953-08:00Italian ReporterItalian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.comBlogger24125tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-68254721843552127302010-12-22T04:34:00.000-08:002010-12-22T04:34:10.020-08:00Voglio essere condannato a morte<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOTMz9DVnaLpY98OyKbive6GYAGIoYSCIKJZtakKorjlQ5ac7lyFZmSt-NeY3_ijsQQL4u9ljnia8xaceMHLsQ9qExbF5wsguHgdvszG0tWY9CEnGfa4IGKVfxrCRf-EM4hCGUIPx1fLvb/s1600/condanna+a+morte.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOTMz9DVnaLpY98OyKbive6GYAGIoYSCIKJZtakKorjlQ5ac7lyFZmSt-NeY3_ijsQQL4u9ljnia8xaceMHLsQ9qExbF5wsguHgdvszG0tWY9CEnGfa4IGKVfxrCRf-EM4hCGUIPx1fLvb/s200/condanna+a+morte.jpg" width="200" /></a><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Che cosa è successo? Come abbiamo potuto buttare via anni di conquiste sociali e diritti?</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Se solo avessi immaginato vent’anni fa in quale baratro saremmo precipitati, avrei fatto i bagagli e me ne sarei andato in Australia o in un qualsiasi paese civile, dove il rispetto, il lavoro e la dignità umana non sarebbero stati calpestati.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Oramai è tardi. A sessantenni non puoi andare da nessuna parte e restare è una condanna all’ergastolo, privato del lavoro, della dignità e offeso quotidianamente dalle caste che controllano il paese.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ci eravamo lamentati della prima repubblica, dei disservizi e della corruzione. Ebbene oggi è ancora peggio. Oltre ai disservizi, alla corruzione si è arrivati a tenere in Parlamento delinquenti condannati in via definitiva. Al governo siedono puttane e inquisiti, faccendieri e banchieri che hanno fatto i soldi sui conti correnti di aziende e cittadini onesti. Permettiamo che uno straniero, un canadese di nome Marchionne di dettare le condizioni e le regole del lavoro, manco avessimo una Costituzione, in barba all’etica e al rispetto umano. Permettiamo che sindacalisti che dovrebbero fare gli interessi dei lavoratori, pur di non perdere la poltrona, aderiscono ad accordi che solo dieci anni fa erano impensabili. </span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Abbiamo, anno dopo anno, eroso il potere di acquisto, permettendo che il 10% della popolazione ha la ricchezza globale dell’intero paese. I possessori di patrimoni ingenti sono stati condonati, riportando in Italia solo il 5%, ivi compresi il frutto del malaffare della mafia e dei commercianti di droga. Siamo stati capaci di farci governare da un miliardario che fa affari Putin, protettore e consulente della mafia russa, che si chiude in una Dacia a parlare di royalties sul gas che viene dall’est, tra orge e nefandezze di ogni genere. Poi rientrando in Italia, Silvio Berlusconi se la fa con i cardinali e ci fa la morale sulla famiglia, sulla cristianità mentre il paese si ritrova nella merda più puzzolente degli ultimi 60anni. Il Papa ci parla di solidarietà, di ridistribuire la ricchezza e intanto va a braccetto con politici mafiosi, corrotti e immorali.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">L’opposizione è tutta presa nel fare intrighi per stare a galla, senza identità e senza produrre iniziative degne di questo nome. </span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Siamo un paese senza paese, una nazione senza nazione. La “Padania” insorge in una geografia inesistente e Salvini, con la bocca ancora piena di merda spara su “Roma ladrona” mentre il suo padrone Bossi e altri colleghi se ne stanno seduti in Parlamento a prendere gli stessi soldi che “Roma ladrona” generosa gli elargisce.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Cari giovani, uomini non ancora 35enni, se avete ancora qualcosa da dire, se non siete rassegnati, andate via da questo paese malato terminale. Scappate da questo paese oramai morto. Andate, scappate e non tornateci più. Lasciate che vecchi bavosi ultrasettantenni si godano le minorenni di padri scellerati e di genitori che disperati mai avrebbero immaginato di mettere al mondo dei piccoli mostri. Scappate da questo mondo di carta, fatto di spettacoli immondi, fatto di “grandi fratelli” e “uomini e donne” (meglio vecchiacci e prostitute a riposo) che servono solo a produrre danaro a chi li trasmette.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Cari giovani, uomini non ancora 35enni, se invece non volete lasciare questo paese schifoso avete due possibilità: osservare impotenti il vostro declino oppure scendere in piazza e seriamente impossessarvi del vostro paese. L’Italia è degli italiani, e qualcuno ha visto bene di farvi pensare che non è così. L’Italia è nostra e avete il diritto/dovere di affermarlo. La piazza è vostra e non dei Gasparri, La Russa e degli altri accoliti mafiosi, corrotti che ci governano. Costoro insultavano le istituzioni e buttavano bombe contro la polizia quando facevano parte del MSI. Oggi fanno i difensori della polizia e vi caricano e usano giovani e onesti poliziotti contro altri giovani come loro, precari, disoccupati o meglio manager inoccupati, come recita una pubblicità radiofonica, quasi la parola disoccupato offenda i dirigenti.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ha ragione la figlia di Berlusconi che riprende la Carfagna. Di che si lamenta? Grazie a Papi Berlusconi da valletta è diventata Ministro. La rampolla Berlusconi non precisa che tutto questo pasticcio è causato dal suo stesso genitore, molto sensibile alle problematiche di giovani bellezze e minorenni innocenti.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Aspettate il cambiamento? Aspettate che un miliardario, presidente del consiglio, faccia gli interessi dei cittadini, proprio quei cittadini a cui ha rubato il portafoglio? Voi che l’avete votato, potete essere sicuri che sia perseguitato una persona che possiede miliardi imboscati all’estero tramite decine di società off-shore, che nascondo miliardi e possedimenti, fatti con il riciclaggio di denaro mafioso?</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Se credete tutto questo i casi sono due: o siete pazzi e senza cervello, o siete come lui, cioè che avete qualcosa da nascondere, un piccolo tesoretto imboscato in Svizzera o leggi che vi fanno comodo.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Vorrei proporvi una iniziativa diversa, anti-violenta, e forse inutile, una provocazione: dichiariamoci tutti “PRIGIONIERI POLITICI”. Io per me stesso vorrei la pena capitale. </span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sono stanco di stare all’ergastolo. Voglio per me la pena di morte. </span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Mettetemi al patibolo subito e godetevi i vostri SUV e i vostri capitali imboscati. Sintonizzate i vostri TV sulle illusioni propinate dalle De Filippo o dalle D’Urso e contemporaneamente per favore giustiziatemi. </span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Grazie</span></div>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-83981988289216511372010-11-01T05:51:00.000-07:002010-11-01T05:51:02.543-07:00Questo è un paese per vecchi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSTd1jDaoVBi3qAfZJ4Ykj6YHWWPTgOVb_z92VOVzfjBng517HGOSu64CYhIdoDcyfTZzMjlIVWOqwJNvZBSpEJwbKklA1CfIz3HBQaPPOzuODrmxsq_aG009qCANEaFawdbmutcD3xC0k/s1600/vecchi.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="131" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSTd1jDaoVBi3qAfZJ4Ykj6YHWWPTgOVb_z92VOVzfjBng517HGOSu64CYhIdoDcyfTZzMjlIVWOqwJNvZBSpEJwbKklA1CfIz3HBQaPPOzuODrmxsq_aG009qCANEaFawdbmutcD3xC0k/s200/vecchi.jpeg" width="200" /></a></div><div class="MsoNormal">La crisi mondiale ha messo alle corde il capitalismo, l’idea che l’imprenditore, proprio perché si assume i rischi d’impresa, è libero di decidere quello che ritiene più opportuno per ottenere il massimo profitto. Principio questo che non fa una grinza, condivisibile fino a quando non viene messa in crisi un’intera società. Lungi dal voler promuovere formule comunistiche, che abbiamo visto franare impietosamente nella ex Unione Sovietica, sono convinto che il mondo deve cambiare rotta ed inaugurare una nuova era politica sociale.</div><div class="MsoNormal">I sacrosanto diritto alla libera iniziativa va modificato in funzione delle esigenze sociali e del benessere della società. Va chiesto a tutti un passo indietro. Mi riferisco ai vecchi capitalisti senza freni, ai sindacalisti legati all’idea di un comunismo morto e inattuabile, ai centristi che si mettono appunto al centro, pensando che la verità stia nel mezzo. La libera iniziativa con ampie facoltà di decisione andrebbero alle piccole imprese, artigiani e liberi professionisti, mentre il grande capitale e cioè la grande distribuzione, le aziende soggette a spostare ed influenzare le grandi politiche industriali, andrebbero sottoposte ad un attento controllo analizzando l’impatto sociale. Mi riferisco al discorso di Marchionne. Un’azienda come la FIAT che con tutto l’indotto, rappresenta da sola una parte rilevante dell’economia italiana, non può unilateralmente decidere di lasciare il paese alla ricerca di mercati più convenienti, dimenticandosi dell’immenso debito che ha accumulato negli anni, nei confronti dello Stato.</div><div class="MsoNormal">A tal proposito è mancato un messaggio forte da parte della politica e del governo. In momenti così drammatici per l’economia e l’occupazione l’esecutivo deve fare sentire la sua voce. La Germania, grazie alle decisioni “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">forti</i>” prese dalla Cancelliere Angela Merkel, non solo ha mantenuto i posti di lavoro, ma incrementato la produzione.</div><div class="MsoNormal">I motivi che hanno portato prima alla crisi finanziaria e conseguentemente a quella industriale, sta proprio nella ricerca sfrenata e senza limiti del profitto. Ovvio che se si accetta il libero mercato, la ricerca del profitto non conosce limiti salvo deciderlo per fini socialmente necessari. Il divario tra ricchi e poveri è aumentata in modo disumano. I ricchi diventano più ricchi e i poveri più poveri ed in numero maggiore.</div><div class="MsoNormal">E’ auspicabile una via diversa alla formazione economica sociale, ripartendo dall’università, luogo di formazione del pensiero e delle nuove leve decisionali della società. Il manager del futuro non dovrà solo avere una visione di benessere personale. Oltre al proprio benessere dovrà occuparsi del benessere aziendale, compresi i lavoratori, che non devono essere visti solo come strumento, ma come capitale umano, produttori e consumatori dello stesso prodotto realizzato. L’uomo non è uno strumento inerme, un congegno che si aziona a comando. L’uomo non è una macchina che una volta consumata si sostituisce con una nuova.</div><div class="MsoNormal">La considerazione che fino al secolo scorso i grandi “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">padroni</i>” avevano nei confronti delle maestranze, erano spesso artificiose, ma va riconosciuto che molti di loro di avere creato delle aree sociali che in qualche modo alleggerivano il concetto di “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">lavoratore</i>” strumento. Solo negli ultimi anni il benessere ha riconosciuto al “lavoratore” un’anima. Questo però solo fino a che il benessere era raggiunto dalla maggioranza dei suoi componenti. Nel momento in cui le cose sono degenerate nella crisi e nella disoccupazione dilagante, l’uomo perde di fatto i diritti acquisiti. L’abbassamento, in certi settori, della paga salariale, sta portando il nostro paese alla paralisi. Il potere di acquisto è sceso in due anni a livelli preoccupanti. Le aziende che hanno spostato parte della produzione verso paesi come l’India, la Cina, dove la paga oraria è di ½ euro all’ora, pretendono che anche l’Italia accetti questo, lasciando poi il prezzo alla vendita a quelli attuali. Il capitalismo negli anni passati vedeva le previsioni rosee proiettate a decenni avanti. Oggi un previsione a 3/6 mesi, senza iniziative governative, è problematica. I capitalisti ragionano senza previsione. Guadagnare ad ogni costo senza chiedersi come potrebbe essere tra 2 anni e senza pensare soprattutto a cosa lasciano ai loro figli, agli amici dei loro figli e ai nipoti dei suoi figli.</div><div class="MsoNormal">Il mio sembra un discorso quasi banale, ma proprio perché potrebbe essere nessuno o quasi lo fa. Ecco perché è solo la scuola, l’università l’unico luogo che può preparare un futuro diverso.</div><div class="MsoNormal">Un futuro diverso passa attraverso la formazione delle nuove generazioni, che dovranno avere come compito principale l’onere della responsabilità sociale a tutti i costi. Il capitalismo vecchia maniera generava tanti ricchi e creava benessere accettabile alla società, mentre oggi genera pochi ricchi e poveri in eccesso. Fatto questo inaccettabile.</div><div class="MsoNormal">Se non cambiamo rotta, se il governo non prende misure a favore delle piccole imprese, che sono sempre state il capitale umano del paese, presto questo diventerà un paese per vecchi sempre più poveri. </div>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-51491901933404377772010-10-31T04:37:00.000-07:002010-10-31T04:37:22.582-07:00Dalla stalla alle stelle con biglietto di ritorno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjWJytXYlHshBaD8wDHyGOX9cFo4iEuV1VSswwLOTDwej7LHHczN-B3SKYbkf09APyqYY6EI2pVc8JFQI_S_dar4AjuzSQYPv7Kf0pf5nUu1CGUeqy5wm3qXxRvG_dymdNPQ3liW1UmuR3/s1600/stalla-mucche.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjWJytXYlHshBaD8wDHyGOX9cFo4iEuV1VSswwLOTDwej7LHHczN-B3SKYbkf09APyqYY6EI2pVc8JFQI_S_dar4AjuzSQYPv7Kf0pf5nUu1CGUeqy5wm3qXxRvG_dymdNPQ3liW1UmuR3/s200/stalla-mucche.JPG" width="200" /></a></div><span class="Apple-style-span" style="font-family: verdana; font-size: 15px; line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Sono nato nel '50, da gente che faceva fatica a trovare un piatto pronto a mezzogiorno. La sera era meglio andare a letto presto così non pensavi alla fame.</span></span><br />
<div><span class="Apple-style-span" style="font-family: verdana;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Questa è la storia di uno di noi, anche lui nato per caso....ecc.ecc.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family: verdana;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">La fregatura nasce quando già stai alle corde. Con gli anni '60 le cose cominciarono a migliorare, anche se i governi, a turno, erano alle prese con la "crisi". Ma che ci frega? avevamo la 500, le gemelle Kesler e Corrado. Ancora non avevano fatto la comparsa in TV le facce da pirla come Berlusconi e Montezemolo.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family: verdana;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Dalle stalle ti tocca vedere il cielo sempre più lontano, mentre i soliti noti se lo guadavano dalle terrazze dei palazzoni in città o meglio dagli attici lussuosi. Però il vantaggio era che avevamo 50anni di meno e la voglia di spaccare il culo ai passeri. I pedofili c'erano, ma se ne stavano ben nascosti nelle sagrestie e nelle curie; e se per caso un ragazzino lo raccontava ai suoi, questi lo mandavano a confessarsi. Giorno dopo giorno la nostra coscienza diventava sempre più ampia. I tabù man mano venivano abbattuti e così se capitava si limonava dove capitava; al cinema, al parco o a scuola. La morale era li sempre pronta come una mannaia a calarsi sulla testa di ragazzi assetati di crescere e di essere liberi di esserlo. In realtà era il gioco della fune. Solo che gli avversari erano tre volte più robusti e ti facevano cadere, lasciandoti comunque qualcosa tra le mani. Piccole conquiste. Passo dopo passo ci avvicinavamo alle stelle (anni '70, '80, '90) mentre i governi erano sempre li a risolvere la "crisi" di turno. Arriva la globalizzazione e ognuno si sente in diritto di inculare il prossimo come crede. Cominciano gli esodi degli imprenditori in Romania, Cina, India e ecc.ecc.</span></span></div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrIf44T2TpfmhIOesGN_0vKTlIm_YqT3GZgcxwf70CYhcOm5hbfL8axMs-XoDXK9jqrYNrLqvL-zZSOtaiy0Pt48fPJfjYg_FjooEttYlakbmJS3GG5UhIsE8Lxk8H3BZ-FFCvvnlOxzvu/s1600/stelle.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="128" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrIf44T2TpfmhIOesGN_0vKTlIm_YqT3GZgcxwf70CYhcOm5hbfL8axMs-XoDXK9jqrYNrLqvL-zZSOtaiy0Pt48fPJfjYg_FjooEttYlakbmJS3GG5UhIsE8Lxk8H3BZ-FFCvvnlOxzvu/s200/stelle.jpg" width="200" /></a><span class="Apple-style-span" style="font-family: verdana;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Un bel giorno. Intanto la "legge" è alle prese con i primi mariuoli che creano danni seri alla nazione. Comincia Craxi, delinquente specialista di metodi mafiosi per coinvolgere tutto il sistema politico e giusficare le sue ruberie ai danni di noi stallieri. Un bel colpo. Intanto i successori di questo delinquente, che ha visto bene di riparare all'estero per sfuggire al carcere, preparano la riscossa a "mani pulite". Raccoglie l'eredità la faccia da pirla più popolare del pianeta. Costui riesce a sfuggire alle inchieste a cui è sottoiposto tutt'oggi, facendosi eleggere ed a radunare nel suo clan, tutta una schiera di ex raffazzonati ed espulsi dai partiti di allora. Oggi sotto la sigla PDL, trovano rifugio un gran numero di galeotti, collusi con la mafia e faccendieri. Tutto questo viene sostenuto da retei televisive fatte con l'inganno (vedere il caso di Europa7). Proprio Rete 4, viene data ad un giocatore incallito, un certo Emilio Fede, scampato per miracolo ad una condanna a seguito di una retata della polizia in un TIR nei pressi di Bergamo, dove si giocava d'azzardo. Ne sa qualcosa Flavio Briatore che scappa alle Antille per sfuggire al carcere. Vi rientra anni dopo con una amnistia e non si capisce come la famiglia Benetton gli abbia dato credito visto il suo passato fallimentare di imprenditore (vedere Wikipedia dove vi è una bella descrizione del tipo).</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family: verdana;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Intanto lentamente veniamo risucchiati nelle stalle, mentre il governo di turno è alle prese con la "crisi".</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family: verdana;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Intanto per le strade si vedono ancora un sacco di SUV, con i guidatori con la faccia da pirla, che ridono mentre sorpassano la tua auto, comprata a rate, e che dovrai tenerti fino alla fine della "crisi", cioè fino alla morte, se non scoppia prima lei.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family: verdana;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Ora prepariamoci al bavaglio, all'inculata. E mentre il governo è alle prese con crisi rientriamo nel recinto della stalla a rivedere le stelle sempre più dal basso.</span></span></div>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-25933902693797668992010-10-16T07:03:00.000-07:002010-10-16T07:09:59.639-07:00Che fine ha fatto Flavio Briatore?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><span class="Apple-style-span" style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDwBCCoa0rVYmZCu_5TJQ2OVPet6PwQr-ZZYrKYnmTWdc5BBAzQGCv2Y8ZTgc2MsOYMy8BO5lfdMJ_K7fmH1Le5vdFyvdXau0sS6mY9nAoBcGZcV6sPtCPQxlZ5oHAROFKieQT5zFABtAy/s1600/gregoracibriatore.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDwBCCoa0rVYmZCu_5TJQ2OVPet6PwQr-ZZYrKYnmTWdc5BBAzQGCv2Y8ZTgc2MsOYMy8BO5lfdMJ_K7fmH1Le5vdFyvdXau0sS6mY9nAoBcGZcV6sPtCPQxlZ5oHAROFKieQT5zFABtAy/s200/gregoracibriatore.png" width="200" /></a></div><div style="text-align: left;">Il signor Briatore è il tipico arrogante arrivato. I suoi atteggiamenti eccentrici e squallidi, che ricorrono di tanto in tanto, caratterizzano il personaggio.</div></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.0pt; mso-line-height-alt: 9.15pt;"><div style="text-align: left;"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">Flavio Briatore nasce a Terzuolo (Cuneo) il 12 aprile del 1950. Si diploma geometra e muove i primi passi nel mondo del lavoro come “piazzista” di polizze assicurative nei dintorni di Saluzzo.<o:p></o:p></span></div></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.0pt; mso-line-height-alt: 9.15pt;"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">Esordisce come imprenditore a Cuneo collaborando con un finanziere locale e costruttore edile, un certo Attilio Dutto, che aveva rilevato dal discusso finanziere <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Sindoma</i>, la <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Paramatti Vernici</i>. Questo accadeva nel marzo del 1979. La cronaca di quei tempi ricorda l’assassinio dello stesso <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Dutto</i>, fatto saltare in aria sulla sua vettura. Sembra che il finanziere avesse pestato i piedi a qualche pezzo grosso in Costa Azzurra.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.0pt; mso-line-height-alt: 9.15pt;"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">In seguito il giovane Briatore si trasferisce a Milano e frequentando la Borsa Valori, fa la conoscenza di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Achille Caproni</i> (Caproni Aeroplani) e assume l’incarico di consulente CGI (Compagnia generale industriale - holding della famiglia Caproni). Sotto consiglio di Briatore Caproni acquista la <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Paramatti Vernici</i> che dopo poco ebbe un “crac” ed il pacchetto azionario della CGI fu ceduto alla EFIM.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.0pt; mso-line-height-alt: 9.15pt;"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">Diverse società del gruppo fallirono, gli operai finirono in cassa integrazione e banche e creditori rimasero con un buco di <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">14 miliardi lire</b>.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.0pt; mso-line-height-alt: 9.15pt;"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">Il Geom. Briatore fa il suo debutto nel mondo dei bancarottieri.<o:p></o:p></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2946JsEbPGUZZLpV1Mkft2EsTaPpzSKf3KO3Q34gUcEnIrwi8Cil2c8OLVPWSUvTQn2gZxnN_JODkFpop7U-q8fR5YS6ZCE3KlwXBSpyS5ZJV-YIQe_YLmfcKJdnHfYDj30Muq1XxbSFO/s1600/banda_bassotti.gif" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2946JsEbPGUZZLpV1Mkft2EsTaPpzSKf3KO3Q34gUcEnIrwi8Cil2c8OLVPWSUvTQn2gZxnN_JODkFpop7U-q8fR5YS6ZCE3KlwXBSpyS5ZJV-YIQe_YLmfcKJdnHfYDj30Muq1XxbSFO/s200/banda_bassotti.gif" width="173" /></a></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.0pt; mso-line-height-alt: 9.15pt;"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">Successivamente Briatore cambia settore. Si presenta nel mondo degli affari come discografico. Qualche tempo dopo viene pizzicato e condannato a 1 anno 6 mesi a Bergamo e a 3 anni a Milano, perché colpevole di aver fatto parte del “Gruppo di Milano”. Furono così chiamati dai giudici che lo condannarono. Questo gruppo agganciava clienti di fascia alta e li truffava. L’attività truffaldina del Briatore e soci si interruppe con una retata della polizia. In quella circostanza furono arrestati pure <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Emilio Fede</b>, il cantante <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Pupo</b>, l’ex vice-presidente della Confindustria Renato Buoncristiani e Giandomenico Serra di Confagricoltura. Emilio Fede fu assolto per insufficienza di prove.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.0pt; mso-line-height-alt: 9.15pt;"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">Ma il Briatore è sempre stato un uomo scaltro, non fa un solo giorno di carcere perché prima fugge a Saint Thomas nelle Isole Vergini e poi rientra in Italia grazie ad una amnistia. Sono contrario alle amnistie. Capito perché?Perché i soliti furbi rientrano dalla porta di servizio pronti a fare altri danni.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.0pt; mso-line-height-alt: 9.15pt;"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">In seguito la storia è quella del Briatore amico di Luciano Benetton, che nonostante la latitanza gli permise di aprire negozi nelle Isole Vergini (L’etica della famiglia Benetton se n’era andata in ferie).<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.0pt; mso-line-height-alt: 9.15pt;"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">Rientrato in Italia ecco il trasformista Briatore che diventa Team Manager della squadra Benetton, grazie ai suoi agganci nel mondo degli affaristi. La formula uno è la sua fortuna. Con i soldi guadagnati apre a Porto Cervo Il</span><span class="apple-style-span"><b><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;"> </span></b></span><span class="apple-style-span"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">Billionaire</span></i></span><span class="apple-style-span"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">, una discoteca per miliardari annoiati, dove è possibile fare buoni affari.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.0pt; mso-line-height-alt: 9.15pt;"><span class="apple-style-span"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">Nel settembre 2009 viene radiato a vita dal <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Circus </i>per decisione della F.I.A., a causa del fattaccio accaduto nel GP di Singapore del 2008, dove Briatore ordina a Nelson Piquet Jr. di andare fuori pista per favorire l’altro pilota Renault Fernando Alonso.</span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.0pt; mso-line-height-alt: 9.15pt;"><span class="apple-style-span"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">Con sentenza 5 gennaio 2010, Flavio Briatore viene riabilitato, grazie alle pressioni di Ecclestone, il padre padrone della formula 1. Gli interessi miliardari passano prima della correttezza professionale.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.0pt; mso-line-height-alt: 9.15pt;"><span class="apple-style-span"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">Nel maggio</span></span><span class="apple-converted-space"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;"> </span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">2010, Briatore è nuovamente assurto all'onore delle cronache per il sequestro del suo mega yacht</span></span><span class="apple-converted-space"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;"> </span></span><span class="apple-style-span"><i><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">Force Blue</span></i></span><span class="apple-style-span"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">, avvenuto a largo di</span></span><span class="apple-converted-space"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;"> </span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">La Spezia, ad opera della</span></span><span class="apple-converted-space"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;"> </span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">Guardia di Finanza</span></span><span class="apple-converted-space"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;"> </span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">per frode fiscale</span>.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.0pt; mso-line-height-alt: 9.15pt;"><span class="apple-style-span"><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;">Come si può notare il lupo perde il pelo ma non il vizio. Aspetto le nuove avventure di questo ex condannato e bancarottiere, mentre nel frattempo, visto che ha perso la sua casa (lo yacht) mi adopererò per organizzare una colletta alla quale spero mi darete una mano, per dargli una dimora dignitosa.</span></span><span style="color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-72525385793561662882010-10-14T12:49:00.000-07:002010-10-14T12:49:01.656-07:00Il Giornale dei buffoni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4eHWlHo7VIOdieT5s4X_2H-mQ0YxnYDLARzL6ymx-zbk-KttP8ZNjAabQwMpLdSTXG3onzum2daoXFV9zfIwQiiIHxYhSqdOqa8exRSEa8eY3UXk_ufBUVgVw30gr6-DFznpwRqU4mpnM/s1600/091432324-0bc328ab-5261-4f99-9a7a-f7d8b48c099b.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4eHWlHo7VIOdieT5s4X_2H-mQ0YxnYDLARzL6ymx-zbk-KttP8ZNjAabQwMpLdSTXG3onzum2daoXFV9zfIwQiiIHxYhSqdOqa8exRSEa8eY3UXk_ufBUVgVw30gr6-DFznpwRqU4mpnM/s200/091432324-0bc328ab-5261-4f99-9a7a-f7d8b48c099b.jpg" width="123" /></a></div><div class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Se si voleva la riprova che i giornali si fanno per interesse politico, ecco il fatto. Si legge testuale su Repubblica: “</span><span class="apple-style-span"><i><span style="color: #222222;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Secondo il settimanale Panorama Rinaldo Arpisella, portavoce della presidente di Confindustria, ebbe alcuni scambi telefonici con un cronista di Panorama, allora impegnato in un'inchiesta su presunti illeciti nella raccolta dei rifiuti in Puglia. Le indagini aperte dalla procura di Bari riguardavano anche la Cogeam, il Consorzio stabile di gestioni ambientali di cui fanno parte al 51 per cento società del gruppo Marcegaglia: in quell'occasione, secondo Panorama, Arpisella chiese insistentemente al cronista che il nome della presidente di Confindustria fosse escluso dall'articolo. Nell'articolo si dice che il portavoce della Marcegaglia precisò che, in caso contrario, avrebbe revocato la disponibilità per un'intervista già concordata dal settimanale con la Marcegaglia stessa. Arpisella, inoltre - si legge in un'anticipazione del settimanale -, aggiunse con frasi inequivocabili e molto colorite che, se fosse stato pubblicato l'articolo con il riferimento a Marcegaglia, dalla Confindustria sarebbero partiti attacchi contro il governo”.<o:p></o:p></span></span></i></span></div><div class="MsoNormal"><span class="apple-style-span"><span style="color: #222222; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">In parole povere, al di la del fatto giudiziario, il cronista di </span><i><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Panorama </span></i><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">avrebbe omesso di citare la Marcegaglia</span><i><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span></i><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">nell’articolo, per un accordo preso con Arpisella. Ecco che allora viene meno il diritto all’informazione. Si scrive quello che si vuole salvo poi nascondere informazioni per interessi di parte. Un GIORNALISTA al maiuscolo racconta quel che vede e sente e non addomestica la notizia a suo o altrui piacimento.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal"><span class="apple-style-span"><span style="color: #222222; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Oggi si riporta a galla quello che si sarebbe dovuto dire anzi tempo. Cioè visto che la Marcegaglia ha parlato male del governo, adesso va punita.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal"><span class="apple-style-span"><span style="color: #222222; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">In poche parole, cari lettori, questo significa che quello che </span><i><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il Giornale o Panorama</span></i><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"> ci raccontano, spesso sono delle “</span><i><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">non verità</span></i><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">” o "</span><i><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">verità a metà"</span></i><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">, monca di particolari importantissimi.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal"><span class="apple-style-span"><span style="color: #222222; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ecco perché proseguo la mia lotta all’abolizione dell’Albo dei Giornalisti, che è uno strumento al servizio di padroni molto interessati a farci credere quello che vogliono per proprio tornaconto.</span></span></span><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></div>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-69007032281838273802010-10-13T11:27:00.000-07:002010-10-13T11:40:46.434-07:00Feltri: offende la De Gregorio per combattere l'impotenza<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH94QWBMM4yOCjTsbJcHUBRRJIOoXl9DtDUcScp2OgQc291PK63FHUMe2KE2IE_rgPb22ZC-L9bL4q5GHFax7Yd7_ln3HnAqJ8L1O_yQVIWY5CqBtdLIbCYmrl4ft8R83G5wKtEG-6jTBv/s1600/feltri.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH94QWBMM4yOCjTsbJcHUBRRJIOoXl9DtDUcScp2OgQc291PK63FHUMe2KE2IE_rgPb22ZC-L9bL4q5GHFax7Yd7_ln3HnAqJ8L1O_yQVIWY5CqBtdLIbCYmrl4ft8R83G5wKtEG-6jTBv/s200/feltri.jpg" width="200" /></a></div><div class="MsoNormal"><br />
<div class="champ contenu_chapo" style="display: block; font-family: Verdana, Geneva, Sans, sans-serif; font-size: small; line-height: 18px;"><div class="chapo" dir="ltr" style="color: #333333; font-family: Verdana, Geneva, Sans, sans-serif; font-weight: bold;"><div style="font-family: Verdana, Geneva, Sans, sans-serif; margin-top: 0px;">Per colpa di questo cretino, gli uomini ripiombano nel maschilismo più oscurantista. C’è da scommettere che non sarà l’ultimo atto di un malato di protagonismo, afflitto da stupidità e ignoranza senile. </div></div></div><div class="champ contenu_texte" style="display: block; font-family: Verdana, Geneva, Sans, sans-serif; font-size: small; line-height: 18px;"><div class="texte" dir="ltr" style="font-family: Verdana, Geneva, Sans, sans-serif; font-size: 0.9em;"><div style="font-family: Verdana, Geneva, Sans, sans-serif; margin-top: 0px;"> Per colpa di questo fesso, gli uomini rischiano di essere tacciati di maschilismo oscurantista. C’è da scommettere che non sarà l’ultimo atto di un malato di arroganza e protagonismo, afflitto da quella stupidità senile che rasenta l'ignoranza. Feltri non è mai stato una “cima”, ma ultimamente è paragonabile, per “cretineria”, a quei leghisti che s'inventano simboli per sentirsi una "nazione". In effetti una nazione l'hanno fondata: "quella dei cretini"</div><div style="font-family: Verdana, Geneva, Sans, sans-serif; margin-top: 0px;">Lui, il Feltri stile “Englishman” solo nell’abbigliamento, che del giornalismo ha capito solo come farci i soldi, lasciando che le querele le paghi il suo padrone, tira fuori il peggio di se stesso: lo sprezzo per le donne per nascondere la sua impotenza.</div><div style="font-family: Verdana, Geneva, Sans, sans-serif; margin-top: 0px;">Dopo avere offeso tre quarti dell’Italia con il suo “Giornale” delle palle e delle inchieste inventate per fare il gioco di chi lo paga, si meraviglia di definito “mantenuto” dalla De Gregorio. Allora siccome non sa come uscirne Feltri tira fuori l’arma del maschilismo da anni ’50 e consiglia al direttore dell’Unità "di prendere la pillola".</div><div style="font-family: Verdana, Geneva, Sans, sans-serif; margin-top: 0px;">Sarebbe opportuno che <span style="font-family: Verdana, Geneva, Sans, sans-serif;"> </span>Feltri non eccedesse nell’uso del Viagra , perché avercelo “duro” come fa lui, è come sparare sulla croce rossa.</div><div style="font-family: Verdana, Geneva, Sans, sans-serif; margin-top: 0px;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: 17px;">Aspettiamo la prossima mossa che s’inventerà assieme al suo dobermann Sallusti. Ah gli ricordiamo di mettere la museruola al cane, alimenti rischia di fare danni. </span></div></div></div></div>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-80185964937518701702010-10-13T03:17:00.000-07:002010-10-13T03:23:48.193-07:00Pisanu e l'antimafia bacchettano Maroni<div class="MsoNormal"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqoaWfG_VNBLNOHGyJHgSeJ8xXIN3awrTlin8RcKfM3oNI_Vzj2H87emuuMJsuFSgH90nYMsy3ng0SqJcoppXcE5op87FvrBDMZ2sgnm7_LX-WO1JvceZ1OapQA6e-i7ize0uBSUQFuRnx/s1600/pisanu.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="162" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqoaWfG_VNBLNOHGyJHgSeJ8xXIN3awrTlin8RcKfM3oNI_Vzj2H87emuuMJsuFSgH90nYMsy3ng0SqJcoppXcE5op87FvrBDMZ2sgnm7_LX-WO1JvceZ1OapQA6e-i7ize0uBSUQFuRnx/s200/pisanu.jpg" width="200" /></a><br />
<div class="champ contenu_chapo" style="display: block; font-family: Verdana, Geneva, Sans, sans-serif; font-size: small; line-height: 18px;"><div class="chapo" dir="ltr" style="color: #333333; font-family: Verdana, Geneva, Sans, sans-serif; font-weight: bold;"><div style="margin-top: 0px;"><span style="line-height: 17px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">A Beppe Pisanu, Presidente dell’Antimafia, i conti non tornano e in un incontro con i giornalisti ha dichiarato che </span></span><span class="apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">"qualcuno non sta facendo il proprio dovere".</span></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Gli fanno eco Angela Napoli, Fabio Granata (Fli), Luigi Li Gotti (Idv) e Laura Garavini (Pd) che hanno denunciato la “non volontà” da parte delle </span></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">prefetture di Mantova, Messina, Agrigento, Bolzano e Catania</span></span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"> che non si sono presa la briga neppure di rispondere alle richieste della “commissione”. </span></span></b></div></div></div><div class="champ contenu_texte" style="display: block; font-family: Verdana, Geneva, Sans, sans-serif; font-size: small; line-height: 18px;"><div class="texte" dir="ltr" style="font-family: Verdana, Geneva, Sans, sans-serif; font-size: 0.9em;"><div style="margin-top: 0px;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="font-family: Verdana, Geneva, Sans, sans-serif; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><div style="margin-top: 0px;"></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; margin-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #555555;"><span style="color: #555555;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">A Beppe Pisanu, Presidente dell’Antimafia, i conti non tornano e in un incontro con i giornalisti ha dichiarato che"qualcuno non sta facendo il proprio dovere". Gli fanno eco Angela Napoli, Fabio Granata (Fli), Luigi Li Gotti (Idv) e Laura Garavini (Pd) che hanno denunciato la “non volontà” da parte delle prefetture di Mantova, Messina, Agrigento, Bolzano e Catania</span></span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"> che non si sono presa la briga neppure di rispondere alle richieste della “commissione”. Parzialmente l’hanno fatto Milano, Viterbo, Bergamo, Latina, Terni, Isernia, Savona, Enna ed altre con comunicati ritenuti non soddisfacenti.</span></span></b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><o:p></o:p></span></span></span></span></div><div style="margin-top: 0px;"></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 2.55pt; margin-top: 0px; vertical-align: baseline;"><span class="Apple-style-span" style="color: #555555;"><span style="color: #555555;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Secondo gli atti della commissione “Antimafia”, la lista nera dei Consiglieri e Assessori comunali invischiati in faccende mafiose e torbide ammontano ad un centinaio. Angela Napoli rincara la dose e lamenta che la lista è scarna per la mancata collaborazione da parte delle prefetture. Tutta l’Antimafia se la prende con Maroni il quale è reo di non avere dato forza e consistenza alla richiesta della commissione.</span></span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><o:p></o:p></span></span></b></span></span></div><div style="margin-top: 0px;"></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; margin-top: 0px; vertical-align: baseline;"><span class="Apple-style-span" style="color: #555555;"><span style="color: #555555;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Laura Garavini, capogruppo del PD, </span></span></span><b><span style="color: #222222;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">sostiene che già prima del voto il Pd aveva fornito all'Antimafia un elenco di 18 candidati "sospettati". È lei a fare i primi nomi: "</span></span><a href="http://www.agoravox.it/Arrestato-il-consigliere-Regionale.html" style="color: #909090; text-decoration: underline;"><span style="color: #334964; text-decoration: none;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Roberto </span></span></span></a><a href="http://www.agoravox.it/Arrestato-il-consigliere-Regionale.html" style="color: #909090; text-decoration: underline;"><span style="color: #334964; text-decoration: none;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Conte</span></span></span></a><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">e</span></span><a href="http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/notizie/cronaca/2010/15-aprile-2010/pagani-lottizzazione-abusivala-finanza-sequestra-area-1602838709669.shtml" style="color: #909090; text-decoration: underline;"><span style="color: #334964; text-decoration: none;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Alberico</span></span></span></a><a href="http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/notizie/cronaca/2010/15-aprile-2010/pagani-lottizzazione-abusivala-finanza-sequestra-area-1602838709669.shtml" style="color: #909090; text-decoration: underline;"><span style="color: #334964; text-decoration: none;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"> Gambino</span></span></span></a><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">, eletti in Consiglio regionale alle ultime elezioni in Campania, sono stati sospesi a seguito delle pendenze penali (entrambi condannati in primo grado, il primo per mafia il secondo per peculato) ma ad oggi continuano a percepire le indennità previste per le cariche elettive. Conte era inserito in una lista civetta che sosteneva il candidato del Pdl Caldoro, mentre Gambino era nella lista del Popolo della libertà".</span></span></span></b><b><span style="color: #555555;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><o:p></o:p></span></span></span></b></span></div><div style="margin-top: 0px;"></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 2.55pt; margin-top: 0px; vertical-align: baseline;"><span class="Apple-style-span" style="color: #555555;"><span style="color: #555555;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">A questo punto dobbiamo ritenere che anche la parte “leghista” del governo snobba l’iniziativa della commissione per celare oscuri interessi mafiosi.</span></span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><o:p></o:p></span></span></b></span></span></div><div style="margin-top: 0px;"></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 2.55pt; margin-top: 0px; vertical-align: baseline;"><span class="Apple-style-span" style="color: #555555;"><span style="color: #555555;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il fenomeno è talmente radicato che non riguarda più solamente il sud ma pure quella “Padania” tanto declamata da Bossi e compari.</span></span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><o:p></o:p></span></span></b></span></span></div><div style="margin-top: 0px;"></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 2.55pt; margin-top: 0px; vertical-align: baseline;"><span class="Apple-style-span" style="color: #555555;"><span style="color: #555555;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sarebbe interessante che la commissione rendesse pubblico il materiale che ha raccolto finora.</span></span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><o:p></o:p></span></span></b></span></span></div><div style="margin-top: 0px;"></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 2.55pt; margin-top: 0px; vertical-align: baseline;"><span class="Apple-style-span" style="color: #555555;"><span style="color: #555555;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il governo viaggia a slogan e fa la conta dei mafiosi catturati. Come mai, proprio il PDL che vanta il primato della lotta, ora non collabora? Che ha da nascondere ancora?</span></span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><o:p></o:p></span></span></b></span></span></div><div style="margin-top: 0px;"></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; margin-top: 0px; vertical-align: baseline;"><span class="Apple-style-span" style="color: #555555;"><span style="color: #555555;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">In verità la lotta alla “mafia” la fanno quei poliziotti, per lo più sconosciuti, con uno stipendio da fame, che tutti i giorni rischiano la vita, e ai quali </span></span><a href="http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/politica/dl-sicurezza-4/poliziotti-contro-ronde/poliziotti-contro-ronde.html" style="color: #909090; text-decoration: underline;"><b><span style="color: #334964; text-decoration: none;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">il</span></span></span></b></a><a href="http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/politica/dl-sicurezza-4/poliziotti-contro-ronde/poliziotti-contro-ronde.html" style="color: #909090; text-decoration: underline;"><b><span style="color: #334964; text-decoration: none;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"> governo ha tagliato i fondi</span></span></span></b></a><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">. Poi arrivano i politici, che magari non hanno neppure assolto agli obblighi di leva, è si fanno vanto delle guerre vinte.</span></span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><o:p></o:p></span></span></b></span></span></div><div style="margin-top: 0px;"></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 2.55pt; margin-top: 0px; vertical-align: baseline;"><span class="Apple-style-span" style="color: #555555;"><span style="color: #555555;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ci aspettiamo ora che il governo, tramite i giornali e le TV del premier, tirino fuori qualche dossier per fare parlare d’altro e lasciare che l’antimafia vada nel dimenticatoio.</span></span></span></span></div></div></div></div></div>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-18551132501339572282010-10-12T23:26:00.000-07:002010-10-12T23:28:10.797-07:00George Clooney dichiara guerra a Facebook<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUQKC0O-o52r0ts7AYqrYszKYHfCIaRdlODk3yzAkP7A3-p2i7tlOUFCACHGnBruyLoQzUQa8ne_wvVUB5656_xXNISNw0BDPFth2Br8k4p_Lbn8FeE8iE6dCTguAxlzNs0Urj3-CK0FQu/s1600/452da_1889909586.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="149" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUQKC0O-o52r0ts7AYqrYszKYHfCIaRdlODk3yzAkP7A3-p2i7tlOUFCACHGnBruyLoQzUQa8ne_wvVUB5656_xXNISNw0BDPFth2Br8k4p_Lbn8FeE8iE6dCTguAxlzNs0Urj3-CK0FQu/s200/452da_1889909586.jpg" width="200" /></a></div><br />
<div class="MsoNormal"><span class="apple-style-span"><span style="color: #333333; line-height: 115%;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">George Clooney</span></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"> si fa portabandiera della lotta che Hollywood ha dichiarato a Facebook e più in generale a internet. La continua intrusione dei social network nella vita privata di stelle e stelline, secondo Clooney, ha tolto ogni mistero alle relazioni umane. Lo sostengono attivamente </span></span><span class="apple-converted-space"><span style="color: #333333; line-height: 115%;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span></span></span><span class="apple-style-span"><span style="color: #333333; line-height: 115%;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Brad Pitt e Angelina Jolie</span></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span class="apple-style-span"><span style="color: #333333; line-height: 115%;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Facciamo un passo indietro. Se le notizie corrono su Facebook è perché qualcuno ce le ha portate, e quel qualcuno sono i reporter, i paparazzi e gli addetti ai lavori del gossip che su questo ci mangiano. George dovrebbe ricordare che il valore della sua fortuna è stato proprio il gossip e le migliaia di oche ed ochette che comprano le sue foto e le riviste che parlano di lui e dei suoi colleghi blasonati. Se nessuno parlasse di lui e della sua vita privata, i suoi film passerebbero inosservati e vedrebbe ridimensionata la sua figura di latin lover. Molte donne seguono con morbosità la sua vita quotidiana e, sognando, vanno a vedere i suoi film.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2x02n76rV5UdO7WzSnxucdemJWiFiQEAX8bQSM4EDkYuCwD7VC3qXGrdE0vh8ecM6XBjqU_e7zgeIzoR5OItIGmE6A5vjStp1dQbGeAJ9_fQycdChhSMfdVx6Cu3YOHBpXjP_LJUBfplJ/s1600/Angelina_Jolie_and_Brad_Pitt.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="148" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2x02n76rV5UdO7WzSnxucdemJWiFiQEAX8bQSM4EDkYuCwD7VC3qXGrdE0vh8ecM6XBjqU_e7zgeIzoR5OItIGmE6A5vjStp1dQbGeAJ9_fQycdChhSMfdVx6Cu3YOHBpXjP_LJUBfplJ/s200/Angelina_Jolie_and_Brad_Pitt.jpg" width="200" /></a><span class="apple-style-span"><span style="color: #333333; line-height: 115%;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Va da se che dopo avere fatto i miliardi ora si può concedere di essere stanco di vedersi perennemente su internet e sui rotocalchi di tutto il mondo. Farei presente al simpatico americanone che molta gente fa la fame e sarebbero lusingati di avere un pezzo di notorietà e qualche soldo in più in tasca. Ma è anche vero che quando si mangia troppo si giudica il cibo un male, mentre per i disoccupati il cibo è un miraggio.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal"><span class="apple-style-span"><span style="color: #333333; line-height: 115%;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">All’ultimo festival del cinema a Toronto aveva dichiarato: «Piuttosto che avere una pagina su Facebook, preferirei che il mio esame della prostata, a opera di un medico con le mani gelide, venisse mandato in diretta tv»</span></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">. <o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal"><span class="apple-style-span"><span style="color: #333333; line-height: 115%;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ieri pomeriggio, il presidente Barack Obama ha discusso alla Casa Bianca con George Clooney la situazione in Sudan. L'attore è un attivista per la causa del Darfur e si è recato di recente nell'area. Obama e il vicepresidente Joe Biden avevano già avuto un incontro un anno fa con Clooney pe analizzare la situazione in Sudan dopo una visita che l'attore aveva fatto nel paese nel febbraio del 2009.</span></span></span><span style="color: #333333; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 7pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span></div>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-4302232127891300602010-10-12T13:01:00.000-07:002010-10-12T13:01:00.436-07:00Berlusconi ricattato dai Senatori comprati<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKAmUUZpZot0UOGyaKSZGuQjJPkXJQ8fjv6M9WmpH52OiLtJbQTqT1JzJLKLsDzq_umhxPVzirsSUUjkOSITGP98XTuYYa3kcOESqhcke3SxkZfdxh6p0DmXp56y70h3rabBgWuLqh25wZ/s1600/ernesto-sica-sindaco.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKAmUUZpZot0UOGyaKSZGuQjJPkXJQ8fjv6M9WmpH52OiLtJbQTqT1JzJLKLsDzq_umhxPVzirsSUUjkOSITGP98XTuYYa3kcOESqhcke3SxkZfdxh6p0DmXp56y70h3rabBgWuLqh25wZ/s200/ernesto-sica-sindaco.jpg" width="133" /></a></div><div style="line-height: 18px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Pubblico i verbali relativi a Ernesto Sica in relazione al caso Caldoro e la P3. Ne ha parlato "Il Fatto Quotidiano" del 7 ottobre scorso.</span></div><div style="line-height: 18px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">"Martino s'incontra ad un bar del lungomare di Napoli con Marconi e Sica, Sica il giorno dopo chiama Martino per incontrarlo in un bar, si danno del tu e Sica subito ribadisce a Martino che lui vuole fare il Presidente perché Berlusconi glielo deve, perché grazie a lui che il Governo Prodi è caduto, un imprenditore di grande livello suo amico che ha messo i soldi.</span></div><div style="line-height: 18px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Capaldo chiede quanti soldi ha messo ma Martino sa solo dire tanti non sapendone quantificare la cifra, e fa anche i nomi dei Senatori comprati ossia Andreotti e un certo Scalera.</span></div><div style="line-height: 18px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Capaldo chiede se ha dato i soldi ad Andreotti e Martino dice che Sica ribadisce di avere le carte dei pagamenti delle cose fatte.</span></div><div style="line-height: 18px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Capaldo chiede se questa cosa è successa su input di Berlusconi e Martino dice Si, lui ha le carte quindi era in credito e che se non lo facevano Governatore avrebbe scritto tutto, sarebbe andato dai giornali; poi Sica dice anche che non avrebbero mai votato Caldoro perché andava a trans (qui inizia con l'attività di dossieraggio) e che avrebbe scritto un documento su tutto da dare alla stampa per far cadere Berlusconi.</span></div><div style="line-height: 18px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Martino dice che subito avvisa Berlusconi e Dell'Utri di ciò, Martino insiste con Sica affinché quando produca il documento di farglielo vedere ma Sica dice che non lo stava scrivendo perché forse glielo facevano fare il Presidente.</span></div><div style="line-height: 18px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Martino ribadisce che lui è andato da Dell'Utri da Verdini a dire che c'era questo che andavo in giro a dire queste cose contro Berlusconi, Capaldo dice per cosa e lui dice per la compravendita dei Senatori, Verdini e Dell'Utri impauriti di questo hanno chiamato subito Sica dicendogli che forse gli facevano fare il Governatore.</span></div><div style="line-height: 18px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br />
</span></div><div style="line-height: 18px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Martino poi dice che lui ha ricevuto il documento da Berlusconi e che Verdini gli dice che a questo (Sica) lo mettono in giunta perché il Governatore non può farlo è un ricattatore, Capaldo chiede perché l'hanno accontentano e Martino ribadisce perché aveva veramente Berlusconi per le palle avendo tutte le carte.</span></div><div style="line-height: 18px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br />
</span></div><div style="line-height: 18px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Capaldo chiede chi ne era a conoscenza, Martino elenca : Berlusconi, Verdini, Lombardi, Carboni e dice anche che il Cesare delle intercettazioni era Berlusconi e che lo chiamavano così insieme a lui Verdini, Lombardi e Carboni."</span></div><div style="line-height: 18px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ognuno si faccia la sua opinione.</span></div>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-50163118096447341792010-10-11T12:48:00.000-07:002010-10-11T12:48:07.368-07:00Il parente di un alpino a La Russa «Ministro, godetevi lo spettacolo»<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy15dCWeYZMeALXaNscKqWneqTkx_9MuytPN9ICM_8rMeihqMV-dpbQXSdTcP4qhQZ7JEbDTOvJ_Mb5KhIVaE0B7SCOVCqu63oZpxSNLFpJouUdr1Rdxggz95klZrIGW2BGa1W1uw6zlu4/s1600/Ignazio-La-Russa.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="157" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy15dCWeYZMeALXaNscKqWneqTkx_9MuytPN9ICM_8rMeihqMV-dpbQXSdTcP4qhQZ7JEbDTOvJ_Mb5KhIVaE0B7SCOVCqu63oZpxSNLFpJouUdr1Rdxggz95klZrIGW2BGa1W1uw6zlu4/s200/Ignazio-La-Russa.jpg" width="200" /></a></div><span class="Apple-style-span" style="color: #212524; font-family: 'Lucida Grande', 'Trebuchet MS', Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 16px;"> </span><span class="Apple-style-span" style="color: #212524; font-family: 'Lucida Grande', 'Trebuchet MS', Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 16px;">Non solo dolore, ma anche rabbia all'arrivo all'aeroporto di Ciampino delle bare dei quattro alpini uccisi in Afghanistan il 9 ottobre: lo zio di uno dei militari uccisi si è rivolto al ministro della Difesa, Ignazio La Russa, dicendogli. «Signor ministro, godetevi lo spettacolo». Pacata la replica di La Russa con i giornalisti: «I parenti - ha detto - in queste occasioni hanno diritto a qualsiasi reazione emotiva, sia quella di quello zio che quelle affettuose dimostrate da altri parenti anche oggi».</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #212524; font-family: 'Lucida Grande', 'Trebuchet MS', Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 16px;"><b>LE AUTORITA'</b> - Lo stesso familiare, in precedenza, aveva manifestato con parole simili il proprio stato d'animo alle alte cariche dello Stato presenti nella sala Vip dell'aeroporto di Ciampino. Ma in generale la reazione dei familiari dei quattro alpini è stata di un dolore composto. Sia il capo dello Stato, Napolitano, sia il premier, Berlusconi, sia il presidente della Camera, Fini, hanno salutato e parlato con i parenti prima dell'arrivo delle salme (<i>fonte: Ansa</i>). Corriere della Sera</span>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-22836930815057398552010-10-09T10:10:00.000-07:002010-10-09T10:10:51.179-07:00L’Inps nasconde la verità sulle pensioni ai precari per evitare rivolte<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZtBi133d1aTZPy68wcu-i4mCZZJ122nuklqMXpmdosM8JNNa3SvL4jjd9RPW6jKXZyxxnLTJVGaYyyUF4BQyaR8W5W37kTGiGiP4ACVkySiOLSMo4u27c3YXdk3j_Ns0Ki40RDqaWOj0g/s1600/arton19065-65889.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZtBi133d1aTZPy68wcu-i4mCZZJ122nuklqMXpmdosM8JNNa3SvL4jjd9RPW6jKXZyxxnLTJVGaYyyUF4BQyaR8W5W37kTGiGiP4ACVkySiOLSMo4u27c3YXdk3j_Ns0Ki40RDqaWOj0g/s200/arton19065-65889.jpg" width="200" /></a></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: Arial, Helvetica, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 18px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 18px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">Il presidente dell'INPS <strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">Antonio Mastrapasqua</strong> ha finalmente risposto a chi gli chiedeva perché l'<strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">INPS</strong>non fornisce ai precari la simulazione della loro pensione futura come fa con gli altri lavoratori: "Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale".</div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: Arial, Helvetica, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 18px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 18px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">I <strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">precari</strong>, i <strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">lavoratori </strong>parasubordinati come si chiamano per l'INPS gli "imprenditori di loro stessi" creati dalle politiche neoliberiste, non avranno la pensione. Pagano contributi inutilmente o meglio: li pagano perché L'INPS possa pagare la pensione a chi la maturerà. Per i <strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">parasubordinati la pensione non arriverà alla minima</strong>, nemmeno se il parasubordinato riuscirà, nella sua carriera lavorativa, a non perdere neppure un anno di contribuzione.</div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: Arial, Helvetica, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 18px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 18px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">L'unico sistema che l'INPS ha trovato per affrontare l'amara verità, è stato quello di <strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">nascondere ai lavoratori che nel loro futuro la pensione non ci sarà</strong>, sperando che se ne accorgano il più tardi possibile e che facciano meno casino possibile.</div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: Arial, Helvetica, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 18px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 18px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">Non si può non notare <strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">come anche la politica taccia su questo scandalo</strong>, ma non ci si potrebbe attendere altrimenti, perché a determinare questo scandalo hanno contribuito tutti i partiti attualmente rappresentati in parlamento, nessuno escluso.</div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: Arial, Helvetica, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 18px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 18px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">I precari, tenuti all'oscuro o troppo occupati a sopravvivere, difficilmente noteranno la dichiarazione di Mastropasqua al Corriere della Sera e i media sembrano proprio intenzionati a non rovinare loro la sorpresa. Proprio una bella sorpresa.</div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: Arial, Helvetica, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 18px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 18px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">Fonte:<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: medium; line-height: normal;"><a href="http://www.agoravox.it/Mazzetta">http://www.agoravox.it/Mazzetta</a> - Collega in AgoràVox</span></div>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-49883023722701512862010-10-07T03:07:00.000-07:002010-10-07T03:07:15.988-07:00C'era una volta l'Italia, anzi non c'è mai stata<div class="MsoNormal"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVhD1F-1uyR4XqFxr7pNQe4rwar2R4xqdHpHgiGfAZcEkBiQrx2K429tAFzmo0Lfy_t53JjFWio9tF1R5eb5IBLoRZM-DtQUoMmGTTQhkwdfnp_6SZnljDtH3XYpsGLEjf-UvdGHZXk9rT/s1600/normal_precario.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVhD1F-1uyR4XqFxr7pNQe4rwar2R4xqdHpHgiGfAZcEkBiQrx2K429tAFzmo0Lfy_t53JjFWio9tF1R5eb5IBLoRZM-DtQUoMmGTTQhkwdfnp_6SZnljDtH3XYpsGLEjf-UvdGHZXk9rT/s200/normal_precario.jpg" width="200" /></a>Perché nonostante tutto molti italiani danno il voto a Berlusconi? Me lo sono chiesto spesso e sono arrivato ad una risposta che mi sembra la più plausibile. L’Italia è un paese diviso in due. C’è chi un lavoro ce l’ha e chi l’ha perso o non l’ha mai avuto. I disoccupati, gli occhi li hanno aperti loro malgrado e ovviamente vedono nel leader di governo la causa del loro status. Chi un lavoro ce l’ha, al contrario, forse per paura di perderlo, forse per ignoranza, e forse per nascondere la soddisfazione di averne uno,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>vede nel disoccupato un lazzarone, uno che sta li apposta a drammatizzare una situazione che non esiste. Chi un lavoro ce l’ha viene confortato dalla grande maggioranza dei media controllati dal leader di governo che ci fa vedere una situazione migliore rispetto agli altri paesi europei, e ci racconta di un paese che è in ripresa e che contiene la disoccupazione. Solo quando si verifica la perdita di lavoro il sostenitore del leader di governo si trova a fare i conti con una realtà che non conosceva e tutt’altro che rosea.</div><div class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Vediamo come.<o:p></o:p></b></div><div class="MsoNormal">L’iscrizione alle liste di disoccupazione è la prima fase di un tormento senza fine. Prima eri un operaio, un impiegato o un manager soddisfatto del proprio lavoro e con uno stipendio tutto sommato che ti permetteva di attuare quegli obbiettivi di vita comuni a tanta gente e ora ti ritrovi a fare forsennate ricerche su internet e sui giornali per trovare un posto di lavoro. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Ora sei uno di quei numerosi individui di colore bianco, nero e giallo che affollano l’anticamera di un ufficio che dovrebbe darti un lavoro. Leggi gli avvisi che si trovano nelle sale di attesa. Ne vedi 4 e mentre li legge altre 40 persone sono vicine a te e leggono la stessa cosa. Ne senti il sudore, l’alito pesante misto a profumi di colonia e respiri affannosi. Molti di costoro sono abitué del lavoro saltuario, precario. I commenti nella sala si sprecano e quello che per te sembrava una situazione lontana, una bugia raccontata dalle opposizioni per contrastare il governo, ora è una realtà peggiore di quella che potevi immaginare.</div><div class="MsoNormal">Torni a casa e ti attacchi a internet e consulti i numerosi siti che offrono lavoro. Le offerte sono numerosissime e confortato dal numero sei sicuro di trovarne uno.</div><div class="MsoNormal">Ahimè le cose non stanno proprio come pensavi. Scopri che il 70% degli annunci sono rivolti alla vendita mentre il restante 20% riguardano lavori tradizionali, proprio quelli che cercavi, e lavoretti a part-time di servizi rivolti alla persona.</div><div class="MsoNormal"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Se hai superato i 45 anni scopri pure che sei troppo vecchio e rivolgi incuriosito lo sguardo agli annunci di ricerca “venditori”. L’ 80% degli annunci di ricerca “venditori” è rivolto al mercato dell’energia e della telefonia.</div><div class="MsoNormal">I mercati dell’energia e della telefonia sono saturi e costellati da migliaia di agenzie e professionisti preparati o presunti che <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sfruttano questa situazione di disagio occupazionale.</div><div class="MsoNormal"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Cari lettori, costoro sanno benissimo che se dovessero loro stessi sollecitare privati e aziende, al massimo produrrebbero non più di 600/700 euro a mese lorde. Allora ecco che costoro, detentori di un contratto di agenzia presso la società di servizi, mettono in atto la loro strategia di acquisire tanti procacciatori d’affari (il mercato della disoccupazione e disperazione) che lavorano per loro. I procacciatori dureranno al massino da 1 a 3 mesi. Che importa, il turnover è il motore che favorisce lo sfruttamento. Se solo 10 di questi procacciatori produrranno 500 euro al mese, le agenzie intascano tranquillamente 3mila/4mila euro al mese senza aver mosso un dito. Ovvio che con 500 euro al mese,m strappati con il sangue, non si va lontani e normalmente si lascia.</div><div class="MsoNormal">Volendo, poi, provvedere direttamente accedere a questi mercati, dovremmo aprire una partita iva e mettere mano al portafoglio prima ancora di lavorare.</div><div class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Mandante è l’Informazione Ufficiale<o:p></o:p></b></div><div class="MsoNormal">Il nostro amico si ritrova suo malgrado precario a 45 anni suonati e deve inventarsi qualcosa per sbarcare il lunario.</div><div class="MsoNormal">La realtà ha superato l’immaginazione e tutto questo accade mentre i TG di governo presentano uno scenario di ben godi, di lavoro che riprende e di pochi sovversivi che hanno come unico scopo quello di sovvertire l’operato del governo. Ma tu, neo disoccupato, dopo aver provato sulla tua pelle, e girato per uffici di collocamento e agenzie di lavoro, “longa manus” di <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>piccoli sistemi mafiosi legalizzati, ti accorgi che quei sovversivi non sono affatto pochi. Al contrario sono tanti, troppi e ti chiedi come mai non hanno fatto una rivoluzione. Forse perché sono troppo civili per pensare ad una rivolta armata, o forse perché sono brave persone che non farebbero male ad una mosca. Certo che ci stiamo andando vicino a soluzioni drammatiche e spero con tutto il cuore che ciò non avvenga. Spero che proprio i disoccupati tengano sotto controllo la disperazione e l’angoscia. Non è facile. Dobbiamo resistere alla tentazione di prendere una decisione violenta e anti democratica, anche se chi ci governa lo sta facendo sovvertendo proprio quella democrazia e quella costituzione in cui crediamo. La nostra resistenza deve essere mediatica (blog, social network e tutti i mezzi di informazione possibili) e portare i cittadini ad un voto democratico che sovverta questa situazione drammatica. </div><div class="MsoNormal">La vera battaglia da combattere è l’informazione. Questa passa attraverso i filtri della censura dei proprietari di giornali e TV. I giornalisti sono solo degli impiegati che scrivono sotto dettatura, salvo quei pochi che per dire la loro, un giornale se lo sono fatto proprio per non prendere ordini.</div><div class="MsoNormal">La battaglia sta nel chiedere a gran voce l’abolizione degli ordini professionali, caste create per controllare mercati e orientare i propri interessi. Il primo ordine da abolire è quello dei giornalisti. Chiunque può svolgere questo mestiere. Tutti hanno il diritto di scrivere e fare conoscere il proprio pensiero, anche con errori di ortografia e di analisi logica. Chi legge capisce e apprezza i contenuti anche se deve rinunciare al “dolce stil novo”. Se si è permesso di fare accedere alla politica gente come la famiglia Bossi e quei trogloditi leghisti, analfabeti e sprezzanti che alimentano xenofobia e odio, com’è possibile che una brava persona, semi analfabeta o poco istruita, non possa dire la sua?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBVgdhpqrqV32gh2vnrW0nx9Q7GtGyfGc_igsx6EnDBexDyL4v7K0CoeFK-8v0olNy1PDnTL93do0JKLqFItIN4s2Q_ZvvGutuFuLGOpzzGBUX6GPsknYZVml4tqgHs2-IXK5sgdBnUzMQ/s1600/mediaset-canali.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="106" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBVgdhpqrqV32gh2vnrW0nx9Q7GtGyfGc_igsx6EnDBexDyL4v7K0CoeFK-8v0olNy1PDnTL93do0JKLqFItIN4s2Q_ZvvGutuFuLGOpzzGBUX6GPsknYZVml4tqgHs2-IXK5sgdBnUzMQ/s200/mediaset-canali.jpg" width="200" /></a></div><div class="MsoNormal">Si permette che stupide e qualunquiste presentatrici come Barbara D’Urso (hanno tutte la qualifica di giornalisti), supportate dal dio denaro, dalla pubblicità, portino nel piccolo schermo situazioni idiote, e fatto ancora più grave, problemi seri, che richiedono una sensibilità particolare, affrontati come comiche finali o melodrammi con sottofondi musicali che toccano le corde sentimentali dell’individuo. E con finale di scroscianti applausi. Intanto la Signora D’Urso incassa. Incassa l’audience e la suntuosa parcella, alla faccia di umili telespettatori, disoccupati, casalinghe, studentesse poco impegnate e pensionati irretiti.</div><div class="MsoNormal">L’informazione ufficiale corre attraverso la faccia accattivante dei “testimonial”. I Totti, Belen, Corona, Mora e Moric e il solito prete di turno, che s’infila in mezzo per propagandare la sua attività di carità (rivolta non si sa a chi). Poi è il turno dello psicologo e della scema di turno, che pur di far parlare di se, s’inventa un personaggio provocatorio che sa di un Fantozzi consunto. Che dire poi della par condicio? Ecco la brava D’Urso mettere sulla sedia i soliti politici, divisi per pari ignoranza, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e lasciarli dire le solite banalità. In questo frangente il telespettatore ne approfitta per fare una visitina al bagno.</div><div class="MsoNormal">L’informazione ufficiale corre per “Porta a Porta” dove il levigato ed elegante e griffato modello butterato Bruno Vespa, ci presenta la solita nidiata di politici apparentemente incazzati l’un con l’altro, mentre dentro se la ridono pensando a come spendere i 20mila euro al mese che rubano a quei coglioni di italiani; compreso te caro amico disoccupato. Si perché anche se non lavori paghi. Sei fregato. Sei fregato pure quando il lacchè Vespa ci presenta il suo ventesimo libro del mese, dedicato alle cazzate dei suoi amici politici ed edito dalla Mondadori del nostro latin lover della Brianza.</div><div class="MsoNormal">Siamo tutti fregati se non mettiamo subito mano all’informazione, snobbandola e boicottandola. Questa informazione prende i finanziamenti dello Stato (noi) per insultarci. Questa fasulla informazione difende la lobby dell’interesse personale e di casta e non certo del libero mercato, quel libero mercato dove pochi lucidi giornalisti, come Oscar Giannino, Marco Travaglio, Paolo Mieli e altri sognano.</div><div class="MsoNormal">La rivoluzione per un paese civile e democratico va fatta liberando l’informazione dall’assedio della dittatura dei potenti e favorendo il libero pensiero che è la base del libero mercato dove tutti e dico tutti possano trovare un lavoro o proporre le proprie idee.</div>Un paese dove la libertà dell’informazione è stata imbavagliata, è un paese assediato.Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-14896195482668690162010-10-03T22:41:00.000-07:002010-10-09T10:19:09.196-07:00Michele D'Ambra un pittore sognante<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPNjZwJn_JrhRFEChqoHkln7l2ap8dsA11fV2q4wVZ9msLjKHkluzJK-9YPxuDE3cSgJltlrVNrAgiwgvY6XKJfHsktVso3YN0VxbKPq8ZtjaxsXaB4pl6ve3UhkiySYmlMvUI_1Ygy-B9/s1600/locandina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPNjZwJn_JrhRFEChqoHkln7l2ap8dsA11fV2q4wVZ9msLjKHkluzJK-9YPxuDE3cSgJltlrVNrAgiwgvY6XKJfHsktVso3YN0VxbKPq8ZtjaxsXaB4pl6ve3UhkiySYmlMvUI_1Ygy-B9/s320/locandina.jpg" width="168" /></a><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dwpoWKu0wTon5JNrOjvBLfOtrkCoqUAfVpK3ob7RAwAfrkKUwV2rLeqHhhcgS8zpcFTJ_1_pCC-8oNTMd6tSg' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-13395425770720724772010-09-30T10:17:00.000-07:002010-09-30T10:17:31.888-07:00Grazie ai politici italiani siamo "pizza e mafia"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKL4n0ts0fJqXOKF9mZRyeHYsJt91rTDLr2AW5iD4M6fblSV8uoZDeVDFaAtbiGNparP7hFBVV0fHu3mupzBKc2MuNcMA63llPwiE9FWxsQFvjzXZBeX5caizOuh8iMbRt21IAFK0eue04/s1600/giuseppe-ciarrapico.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKL4n0ts0fJqXOKF9mZRyeHYsJt91rTDLr2AW5iD4M6fblSV8uoZDeVDFaAtbiGNparP7hFBVV0fHu3mupzBKc2MuNcMA63llPwiE9FWxsQFvjzXZBeX5caizOuh8iMbRt21IAFK0eue04/s1600/giuseppe-ciarrapico.jpg" /></a></div><div class="MsoNormal">"Italia solo pizza e mafia". E’ quanto affermata dalla nota casa americana Apple. Indignazione della Brambilla che chiede i danni di immagine. Tutto falso? Tutto vero?</div><div class="MsoNormal">Vorrei essere d’accordo con la rossa. Non di Maranello ma quella di Calolziocorte in provincia di Lecco. Siamo tanto bravi ma poi ci lasciamo andare ad indignazioni di forma, dovute. Sulla pizza ne sarei veramente orgoglioso. E’ buona, veloce da fare e va giù con dell’ottima birra. Quello che non va giù sono proprio quelli che non dovrebbero dare occasione di farci definire in modo vergognoso.</div><div class="MsoNormal">Per mafia, malaffare, intrallazzo l’Italia ha il primato. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Basta vedere chi ci rappresenta e non è difficile dare torto alla Apple.</div><div class="MsoNormal">L’ultima? Ciarrapico. Sissignori l’ex presidente della squadra calcio Roma, ora politico, così evita di farsi arrestare di nuovo. Costui invece di godersi silenziosamente l’impunità tuona contro Fini. A buona o cattiva ragione lo lascio al vostro giudizio. Sta di fatto che a fare un commento alla situazione non è un politico senza macchia, bensì un ex pregiudicato e rincorso da molti anni dalla giustizia.</div><div class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Eccovi il personaggio<o:p></o:p></b></div><div class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11.5pt; line-height: 115%;">Violazione della legge che tutela il lavoro minorile. </span></b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ciarrapico è stato condannato nel</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">1974</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">dal pretore di</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Cassino che gli infligge una multa di 623.500 lire per aver violato per quattro volte la legge che tutela “il lavoro dei fanciulli e degli adolescenti”, sentenza confermata poi in Cassazione.</span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11.5pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span></b></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 14.25pt; margin-bottom: 3.6pt; mso-outline-level: 4;"><b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Casina Valadier</span></b><b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">. </span></b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Condannato a quattro anni e mezzo di reclusione, ridotti nel 1999 in</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Cassazione</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">a 3 anni, per gli sviluppi della vicenda «Casina Valadier», crac da 70 miliardi della società, inglobata irregolarmente da Ciarrapico nella sua "Italfin '80".</span><b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></b></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 14.25pt; margin-bottom: 3.6pt; mso-outline-level: 4;"><b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Lo scandalo Safim</span></b><b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">.- </span></b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Inquisito anche per lo scandalo della Safim-Italsanità, il</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">18 marzo del 1993</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">viene spiccato nei suoi confronti un mandato di custodia cautelare: entra a</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Regina Coeli</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">il</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">21 marzo, insieme aMauro Leone, figlio dell'ex Presidente della Repubblica e dirigente dell'AS Roma con la gestione Ciarrapico. I due vengono ricoverati nell'infermeria del carcere, mentre la società sportiva sprofonda nel caos. Il</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">24 aprile</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">dello stesso anno a Ciarrapico vengono concessi gli</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">arresti domiciliari.</span><b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></b></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 14.25pt; margin-bottom: 3.6pt; mso-outline-level: 4;"><b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Il finanziamento illecito ai partiti.</span></b><b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">L’11 maggio viene revocato il mandato di custodia cautelare ma la libertà è breve perché Ciarrapico è di nuovo arrestato e trasferito a</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Milano, con l'accusa di</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Finanziamento illecito ai partiti. Nel</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">2000, dopo sette anni, Ciarrapico viene condannato in via definitiva, tuttavia, in ragione della sua età, viene affidato ai</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">servizi sociali.</span><b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></b></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 14.25pt; margin-bottom: 3.6pt; mso-outline-level: 4;"><b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Il crack dell'Ambrosiano</span></b><b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Nel</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">1996</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">è condannato anche nel processo relativo al crack del</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Banco Ambrosiano di</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Roberto Calvi, in primo grado a 5 anni e mezzo di reclusione, ridotti in appello a 4 anni e mezzo. Successivamente gli sono stati condonati 4 anni, ed è stato condannato a scontare gli ultimi 6 mesi in "detenzione domiciliare" per motivi di salute. La condanna è stata confermata dalla Cassazione. </span><span class="apple-style-span"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt;">Non ha mai risarcito i danni alle</span></u></b></span><span class="apple-converted-space"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt;"> </span></u></b></span><span class="apple-style-span"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt;">parti civili, cambiando continuamente residenza</span>.</u></b></span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u></u></b><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt;"><o:p></o:p></span></u></b></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 14.25pt; margin-bottom: 3.6pt; mso-outline-level: 4;"><b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Lo stalking a giornalista.</span></b><b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Nel marzo 2010 la procura di</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Cassino chiede per Ciarrapico il rinvio a giudizio con l'accusa di "Stalking” </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">a mezzo stampa" che sarebbe stato attuato dal senatore ed editore tramite il quotidiano di sua proprietà</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><i><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Nuovo Molise Oggi</span></i><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">, con articoli e vignette, pubblicate quasi giornalmente e contenenti insulti, accuse e allusioni a sfondo sessuale rivolti alla giornalista Manuela Petescia, direttrice dell'emittente Telemolise e moglie di un altro senatore PdL,</span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ulisse di Giacomo; con la giornalista avrebbe avuto in precedenza dei contrasti. Della vicenda, per l'unicità del reato ipotizzato, hanno mostrato interesse alcuni ricercatori dell'Università di Cambridge.</span><b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></b></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 14.25pt; margin-bottom: 3.6pt; mso-outline-level: 4;"><b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La truffa editoriale.</span></b><b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Nel maggio 2010 la Guardia di Finanza ha sequestrato immobili, quote societarie e conti correnti nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Roma, in cui Ciarrapico è accusato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Le due imprese editoriali controllate da lui tramite suo figlio e prestanome avrebbero percepito illecitamente circa 20 milioni di euro di contributi tra il 2002 e il 2007.</span><b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></b></div><div class="MsoNormal">Questo si definisce è un “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">uomo”</i>, che dopo aver rubato miliardi ed essere stato condannato ripetutamente dalla giustizia, e <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che cambia ripetutamente residenza per non pagare quanto stabilito dalla condanna, siede in Senato mentre gente onesta paga per essere insultata in questo modo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="MsoNormal">Se vogliamo toglierci il marchio infamante che ci identifica all’estero dobbiamo liberarci di questi delinquenti che ci governano.</div>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-14230910735396018942010-09-28T10:26:00.000-07:002010-09-28T10:26:45.285-07:00Riformare l'Italia e spazzare via l'immondizia leghista<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2QXyf6zZTJmXajt1q04cUXA28kaKcYRekna64kSbzju3Ffje6SVX-S6mBEc4EhpdaLkkT-YZ7gba15y58gbD-WAzdLG2M69jz8mjPPOBPdp13kUp62op7fJZJyGtAWsNFyTfgHvOQFS8v/s1600/italia.gif" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2QXyf6zZTJmXajt1q04cUXA28kaKcYRekna64kSbzju3Ffje6SVX-S6mBEc4EhpdaLkkT-YZ7gba15y58gbD-WAzdLG2M69jz8mjPPOBPdp13kUp62op7fJZJyGtAWsNFyTfgHvOQFS8v/s200/italia.gif" width="177" /></a></div><div class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Definizione di paese democratico credibile<o:p></o:p></b></div><div class="MsoNormal">La credibilità di un paese si basa sulla capacità di chi lo governa e sulla maturità dei cittadini, che sanno valutare chi hanno eletto, rispetto ai risultati ottenuti. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Tanto più un paese sarà capace di cambiare gli uomini di governo, tanto più sarà il vero controllore della società. </div><div class="MsoNormal">Un paese democratico credibile produce cittadini che hanno il rispetto delle regole e delle istituzioni. I governanti sono solo dei rappresentanti che hanno il dovere di attuare i programmi votati dalla maggioranza dei cittadini. La forza dei governanti non deve essere diretta all’affermazione del proprio privilegio, ma profuso nella realizzazione dei programmi che sono stati approvati.</div><div class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Domanda: </b>Come mai questo in Italia non avviene?</div><div class="MsoNormal">Proviamo a dare delle risposte.</div><div class="MsoNormal">La storia degli ultimi sessant’anni <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>del nostro paese ha visto, a livello politico, scandali di dimensioni preoccupanti.</div><div class="MsoNormal">L’Italia usciva dal dopo guerra con le ossa rotte. Basti pensare quanto è costata la ricostruzione. Bisogna fermarsi qui e analizzare il fenomeno o i fenomeni che hanno poi <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>caratterizzato la politica italiana fino ai giorni nostri.</div><div class="MsoNormal">I governi degli anni cinquanta e sessanta si sono preoccupati si di fare ripartire l’economia del nostro paese, ma allo stesso tempo non hanno fatto la cosa più importante: tenere sotto controllo la delinquenza organizzata e per tale mi riferisco alla mafia, la camorra e la ‘ndrangheta.</div><div class="MsoNormal">La nostra “Costituzione”, l’”Inno”, l’appartenenza alle tradizioni cristiane sono state portate avanti in modo egregio. Soprattutto la “Costituzione” è ancora oggi la base valida del nostro ordinamento. </div><div class="MsoNormal">Il popolo italiano degli anno cinquanta era costituito da numerosi analfabeti e semi analfabeti facile preda di politici che li raggiravano per ottenere voti. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Nel sud chi propose la politica sono le stesse organizzazioni mafiose, che attraverso il latifondo e lo sfruttamento dell’ignoranza e spesso con la forza, imponevano i propri uomini “d’onore”.</div><div class="MsoNormal">Ricordo negli anni sessanta, nelle mie visitazioni al sud, di cui sono natio, che la stragrande maggioranza dei cittadini del luogo non sapevano che cosa fosse la democrazia, abdicando i loro diritti al latifondista, al sindaco, al farmacista, al parroco e a chi rappresentava in quel momento una “autorità”, fosse anche un “fesso”. L’italiano degli anni cinquanta e sessanta ha sempre guardato all’uomo “forte”, dimenticando presto cosa era stato il fascismo. Ricordo, come se fosse ieri, che l’associazione agricoltori aveva a capo il nobile del paese, che trattava quei poveri contadini come veri sudditi, indicando loro dove votare. In un dialetto molto stretto, il nobile indicava lo “scudo crociato” della democrazia cristiana e, con sguardo severo, prossimo all’ira, troneggiava contro i simboli comunisti, come se si trattasse del diavolo .</div><div class="MsoNormal">Nel frattempo le autorità del paese vedevano bene di sistemare i propri parenti e amici degli amici nei posti di comando. Ed infine, se avanzavano disponibilità, accontentavano i cittadini. Ma in che modo? Con un programma? Niente affatto. I cittadini, meglio popolani, con il cappello in mano si presentavano dal sindaco, dal farmacista, dal parroco o dal nobile del paese e presentavano le loro richieste di sistemazione di una situazione personale. </div><div class="MsoNormal">In parole povere i cittadini erano “sudditi” e i governanti “padroni”. Questo tipo di rapporto ce lo siamo trascinati ai giorni nostri.</div><div class="MsoNormal">E’ vero che in molte metropoli la situazione è cambiata. Ma le metropoli non fanno la maggioranza. I conti si fanno in provincia, dove la politica passa attraverso il vecchio meccanismo del servilismo e della raccomandazione. Siccome tra il raccomandato e il raccomandante si crea un legame inscindibile, è ovvio che il cittadino che ottiene un piacere, non si lamenterà mai delle ruberie del raccomandante. Quindi se il politico “raccomandante” delinque, agli occhi del raccomandato e di tutta la sua famiglia, costui resterà un benefattore. Purtroppo di questi benefattori l’Italia ne è piena.</div><div class="MsoNormal">I nostri politici sono in gran parte dei inaffidabili. Spaziando da destra a sinistra, non si vedono uomini disposti ad anteporre gli interessi del paese rispetto a quelli personali o di casta. </div><div class="MsoNormal">Quando parliamo di ricostruire la politica dobbiamo partire dal cittadino, da noi stessi. Non dobbiamo chiedere nulla al governante. Il cappello in mano lo dovremo portare solo per rispetto a quello che il politico rappresenta “noi stessi”. Il compito del politico è realizzare l’obbiettivo per cui è stato eletto. Il politico è al “servizio” del cittadino e non viceversa come avviene in Italia.,</div><div class="MsoNormal">La vera rivoluzione sta nel creare il “nuovo cittadino” il quale deve credere in modo inequivocabile nelle “Istituzioni” altrimenti non si va da nessuna parte. Un conto è migliorare le istituzioni, un altro conto è screditarle.</div><div class="MsoNormal">Per “Istituzioni” intendo il potere “Giudiziario”, “Il Parlamento” e “Il Presidente della Repubblica”.</div><div class="MsoNormal">Nel<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>momento in cui viene a mancare il rispetto per questi organi, la democrazia è a rischio. Basta vedere gli ultimi anni caratterizzati dall’annosa e stressante situazione giudiziaria del Presidente del Consiglio, che ha portando il paese in un baratro pericolosissimo. Forse non ci rendiamo conto della gravità di questo comportamento. Basti osservare l’informazione: il nostro premier è l’unico al mondo che controlla giornali e reti televisive e di conseguenza gran parte della Rai. Siamo l’unico paese che permette che il “Potere politico” nega a quello giudiziario la possibilità di processare un uomo politico.</div><div class="MsoNormal">Paesi come gli Stati Uniti, Inghilterra e Germania non permettono tutto questo. Se un politico è soggetto ad indagine giudiziario si dimette volontariamente, per rispetto di tutto il tessuto politico e per potersi difendere in modo più appropriato. Un indagato, in certi paesi, è invitato dai suoi stessi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>colleghi di partito, a dimettersi. Perché in Italia non avviene? Semplice, perché tutti hanno scheletri e ossari nell’armadio. Allora ecco il veto del Parlamento. Come può un parlamento, che annovera nelle proprie file una schiera nutrita di condannati in via definitiva altri in attesa di giudizio e altri ancora sottoposti ad indagine, concedere le autorizzazioni a procedere? Non lo farà mai. Infatti tutti costoro quando vengono chiamati avanti la giustizia dichiarano di essere perseguitati. </div><div class="MsoNormal">Sarebbe ora che i “popolani” divenissero “cittadini” che guardassero al nostro paese come un territorio da riformare.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Personaggi <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>come i “Leghisti” in un paese civile non avrebbero neppure potuto esistere. Costoro mostrano il dito medio alla “bandiera”, insultano una città e i suoi cittadini (Roma) e tramano la scissione. E noi glielo permettiamo? Ma siamo impazziti? Questi sconsiderati si inventano la “Padania” che non è mai esistita se non nell’ignoranza di “popolani” che li applaudono urlando ed acclamando la propria stupidità, e facendosi scherno di tantissimi onesti settentrionali, per niente stupidi, offendendoli.</div><div class="MsoNormal">Ci sarebbe da ridere se fossero relegati in un teatrino di paese. Purtroppo costoro stanno al governo e guarda caso non solo non fanno gli interessi della “Padania”, salvando un presunto camorrista con i loro voti in Parlamento, ma forzano per un federalismo fatto di insulti e apologie di reato, senza mostrare il benché minimo di programmazione politico-economico. Slogan, solo volgari slogan da paese delle banane.</div><div class="MsoNormal">Se vogliamo veramente rifondare l’Italia e farla diventare una nazione democratica, affidabile e credibile dobbiamo cominciare da noi stesso rifiutando ogni situazione di compromesso con sistemi mafiosi e isolando chi dell’Italia conosce solo i grugniti dei porci che allevava quando stava a Gemonio, in attesa di inventarsi un lavoro redditizio alle spalle di chi lo ha sostenuto.</div><div class="MsoNormal">Credere nelle Istituzioni significa credere in se stessi e nel futuro.</div></span></span>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-24337410002657998072010-09-24T09:14:00.001-07:002010-09-24T09:14:53.011-07:00La Brambilla difende gli uccelli<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPhAjR3txWPBsYtzSSvf-7z4tMdSZb4Tc4_rDwnabkJtPtNQGrojihFCb2_qO8YjTxCuqWhsFn-V4DxASBe8GFmlMKKyU4vozUHC4UC5nWYQxSzduqYPsatpUVy5A6Qy6HPPc7YzLGnSc3/s1600/Vittoria+brambilla.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="178" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPhAjR3txWPBsYtzSSvf-7z4tMdSZb4Tc4_rDwnabkJtPtNQGrojihFCb2_qO8YjTxCuqWhsFn-V4DxASBe8GFmlMKKyU4vozUHC4UC5nWYQxSzduqYPsatpUVy5A6Qy6HPPc7YzLGnSc3/s200/Vittoria+brambilla.png" width="200" /></a></div><div class="MsoNormal">Il PDL è allo sbando. Tutti contro tutti. E Silvio che dice?</div><div class="MsoNormal">Animalisti contro cacciatori, la Brambilla contro Giovanardi e. Intanto l’intera delegazione PDL del partito popolare europeo tira la giacca al premier<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e lo invitano a fermare l’ ex modella della Omsa. Povero Silvio preso tra le battute di Grillo che lo vogliono apparentato ad un ramo di emigrati giapponesi e le marachelle di Fini, ci voleva pure la Brambilla?</div><div class="MsoNormal">Tutto questo accade mentre Cicchitto accusa Bersani di avere <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>circuito la Brambilla ad una festa paesana in Emilia. Bersani ha seccamente smentito mentre nascondeva sotto il divano un paio di reggicalze inconfondibili.</div><div class="MsoNormal">Silvio Saionara sapeva che la bellezza non si sposa con i calcoli politici? La poveretta della Brambilla al massimo poteva fargli una sfilata di moda, intrattenere i suoi cugini venuti da Tokyo e servire il caffè a Giovanardi, mentre discute di politica con Gasparri, indossando una tuta integrale anti sputi.</div><div class="MsoNormal"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Ma la Vittoria non ci sta. Non è stata solo una modella ma anche imprenditrice, donna impegnata nel sociale, ex giornalista ecc.ecc.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Il papà di Vittoria la lanciata nel mondo imprenditoriale, quando ancora si occupava di giornalismo. Che volete di più? Per avere 43 anni di cose ne ha fatte. Ne avessi fatta una io in 60 anni ne sarei felice. Ma si sa che l’abilità, la professionalità <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>non è parente della scaltrezza e della furbizia.</div><div class="MsoNormal">Insomma come la definiamo questa eroina dell’anti-vivisezione? Velina o leader incompresa?</div><div class="MsoNormal">Sta di fatto che ha messo in crisi tutti i colleghi di partito, persino l’altra regina dello spettacolo, Iva Zanicchi, la quale se l’è cavata con un “non sapevo cosa stessi votando, mica posso vedere tutto quello che mi passano sotto gli occhi?”. Meglio passare per una stupida oca che per cattivo servitore. Iva ha scelto di fare l’oca, mestiere che gli riesce bene.</div><div class="MsoNormal"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Le beghe di partito appartengono alla vecchia politica, quella tanto contestata dal giapponese di Arcore, il samurai di Macherio, che oggi si vede servita su un piatto ben caldo. Ma si dice che la cosa che infastidisce il nostro samurai è che abbia cambiato l’intimo senza averlo avvisato.</div><div class="MsoNormal">Una volta tanto l’ex modella imprenditrice giornalista ne ha fatta una buona. Ha sposato una nobile causa infischiandosene di tutti i Giovanardi. Gli do 10. Speriamo non mi deluda.</div>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-36897553627176735492010-09-24T07:03:00.000-07:002010-09-24T07:28:36.975-07:00Anno Zero mette in crisi il sistema televisivo nazionale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ2ODoeouDWCZKGxYZqhNTf4H4UngxcAm8n-ZAs2Ij0fzse948ML0b5-6lUkllA8bEsxfoWZ4bJINYvrp0ZqtwvWa-2im1qFipf5I6oxAb_u90X76v6Box_WT3bUOm9aDm-bzEUYZslhaN/s1600/annozero_01.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="127" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ2ODoeouDWCZKGxYZqhNTf4H4UngxcAm8n-ZAs2Ij0fzse948ML0b5-6lUkllA8bEsxfoWZ4bJINYvrp0ZqtwvWa-2im1qFipf5I6oxAb_u90X76v6Box_WT3bUOm9aDm-bzEUYZslhaN/s200/annozero_01.jpg" width="200" /></a></div> Il Pdl, tramite i soliti Cicchitto e Gasparri, veri, onesti e disinteressati osservatori dei mezzi televisivi attaccano Santoro ed “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Anno Zero</i>” accusandoli di informazione e dibattito a senso unico, privo di contraddittorio. Vero che il nostro premier, scegliendo Cicchitto e Gasparri, non poteva trovare di meglio come scendiletto. I due “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">fantozzi</i>” danno addosso al solito Travaglio e al tribunale mediatico di Santoro.<br />
<div class="MsoNormal">Veniamo ai fatti e facciamo le dovute osservazioni.</div><div class="MsoNormal">Castelli, rappresentante del governo, ha ammesso tra l’altro “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">di aver parlato troppo</i>”. Bocchino fa parte dello schieramento di centro destra che governa. Forse mancavano il “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">mentone</i>” Belpietro e il “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">collezionista di querele</i>” Feltri, impegnati presso l’Ordine dei Giornalisti, a dare qualche spiegazione.</div><div class="MsoNormal">Se osserviamo il panorama televisivo, si osserva che il governo controlla con molta tranquillità ben 5 TV nazionali: le 3 reti Mediaset, Rai 1 e Rai 2. L’unico cavallo pazzo che non riesce a controllare è “Anno Zero”.</div><div class="MsoNormal">Di che si lamentano al governo? Ma di che parlano?</div><div class="MsoNormal"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgB0_fJSVGSWtiSSMd9pWEee7M5M_EfhQ3OZtANwYdyl03ldHKgwbFsaslqxSPUmOnLiWyX68cFKLJMANz5ORD3OjQsxbmzn4Cd7EIt8RLxF4Tm0koQQIvIoxO8ZJedVLUfuaoPIp1CE8se/s1600/bossi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgB0_fJSVGSWtiSSMd9pWEee7M5M_EfhQ3OZtANwYdyl03ldHKgwbFsaslqxSPUmOnLiWyX68cFKLJMANz5ORD3OjQsxbmzn4Cd7EIt8RLxF4Tm0koQQIvIoxO8ZJedVLUfuaoPIp1CE8se/s200/bossi.jpg" width="200" /></a>Le reti Mediaset dimenticano di informare i telespettatori delle notizie più importanti, come la crescente disoccupazione, la crisi finanziaria ed economica e delle aziende che quotidianamente chiudono. Al contrario ci danno il quadro di un’Italia che perde meno in Europa e si dimentica di dire che lo stipendio medio dell’italiano è il fanalino di coda di tutta l’Europa. In compenso i 2/3 dei TG sono dedicati alla morte di Sandra Mondaini (a cui mando un grosso bacio) e nemmeno ricordandola nei suoi vecchi show, ma facendocela vedere quotidianamente su una sedia a rotelle mentre delira qualcosa. Squallido e mancanza di rispetto verso la stessa Sandra. Le altre notizie che campeggiano sui TG di Mediaset , sono dedicate a quelle donne di malaffare chiamate veline, addirittura “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">attrici</i>”, analfabete, degne aspiranti di nuove donne in odore di politica. Ci si spreca sulla vita privata di una persona amorale e rozza come Fabrizio Corona e della sua amata, che ci sorbiamo nei numerosissimi spot pubblicitari. Come rimpiango Megan Gale, almeno non aveva pretese di sedere un giorno in Parlamento. </div><div class="MsoNormal"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW8SnSPQygSVZjg2Cz4IwE-gJ6iLFp4vXLK-sEi21PNWUFDIus7cMKJAjUx-lz4l2UKPqbxwP8aM42bL8kKqZocgBEjEHCg-4GYU__tGlZoKWE7Wmts71wul6O-2ZR3gH_CNI5rrzLVEXN/s1600/berlusca+giapponese.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="186" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW8SnSPQygSVZjg2Cz4IwE-gJ6iLFp4vXLK-sEi21PNWUFDIus7cMKJAjUx-lz4l2UKPqbxwP8aM42bL8kKqZocgBEjEHCg-4GYU__tGlZoKWE7Wmts71wul6O-2ZR3gH_CNI5rrzLVEXN/s200/berlusca+giapponese.jpg" width="200" /></a>Sul fronte Rai le cose non vanno certo meglio. Rai 1 è tenuta sotto scacco dalla cariatide berlusconiana di Minzolini, che il giornalismo lo ha scoperto una mattina, seduto sul water, leggendo “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Tiramolla</i>”. Lo stesso direttore della Rai, Masi, fa egregiamente il suo lavoro di “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">indignato speciale</i>”, pronto prendere le distanze ed a mettere i bastoni fra le ruote all’unica trasmissione fuori dal coro. Poi c’è il venditore dei suoi libri Vespa, chiaramente legato a Mondadori, che tira avanti un “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">porta a porta</i>” che sembra più il cannellone di ingresso di Villa Macherio. Che dire poi del leghista-terrone Paragone? Poveretto ce la mette tutta per fare l’anti-Santoro. Ma scherziamo? Era meglio morire da piccoli.</div><div class="MsoNormal">Il nostro premier ha ben donde di lamentarsi, ma lo deve fare con chi non la pensa come lui. Se la deve prendere con la metà degli italiani che lo vogliono a casa. Non è colpa di Santoro se fa guadagnare 14milioni alla Rai, mentre i suoi TG, gestiti da spazzini dell’informazione, non rendono un fico secco. Qui parlo esclusivamente in termini share, di resa pubblicitaria. Ma chi mette la pubblicità vicino al TG4 di Fede? Forse la scopa “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">pippo</i>” o “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">pulident</i>”, per quattro vecchi rincoglioniti che non hanno ancora il digitale terrestre. </div><div class="MsoNormal">Ha ragione Beppe Grillo quando dice che se ne devono andare a casa tutti. Ha ragione nel dire che questa politica è morta e sepolta e parlano di se e non dei problemi degli italiani. Sono morti e non lo sanno. La verità è che Santoro ha dato voce a Grillo e ha cercato di lanciare il suo messaggio, quello fatto di verità sacrosante. Ha mimato Bossi (un vecchio paralitico che scorreggia) e Berlusconi (74enne zigomato tanto da somigliare ad un giapponese) come in realtà sono e tutto ciò che li circonda è spazzatura, immondizia.</div><div class="MsoNormal">Mentre l’informazione va dietro a questa politica fatta di cadaveri, molti giovani cominciano a muoversi e parlano d’altro. Proveranno a fare una politica nuova, dove i protagonisti, i leader sono tutti loro.</div><div class="MsoNormal">I giovani non guardano questa televisione. Se capissimo questo,capiremmo perché i ragazzi si rivolgono al web e si organizzano per aderire a quei movimenti come 5 stelle e popolo viola, che parlano di ecologia, di smaltimento intelligente dei rifiuti e di energie alternative.</div><div class="MsoNormal">Molti hanno già adottato la differenziata. Facciamolo tutti e cominciamo con lo smaltire queste vecchie mummie incancrenite che ci parlano di un’Italia che no esiste e ci raccontano favole come il ratto delle “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">padane</i>” e che una “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">trota</i>”, senza ne arte e ne parte, può diventare, a 22 anni, un rispettabile politico e pagato dallo Stato. La Padania non esiste, è una grossa stronzata che si è inventato Bossi perché non riusciva a trovare un lavoro che lo pagasse senza lavorare. Però, purtroppo, la “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">trota</i>” in carriera esiste e si chiama Renzo Bossi.</div>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-42522408914054733182010-09-23T03:29:00.000-07:002010-09-23T03:54:52.596-07:00Emergenza federalismo<div class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Considerazioni<o:p></o:p></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdFicceaQbAhp3Q6w1VmOunucTccrjGzWnSG4aSV7HqnBIQFUVr8KxVweLzzGUFxoL_T6qyopleFBfoZFOZntnrgltL3dBZ64t-80R0T-fFYQ55tq2_2LziKIpbzcYNQotE3X6Pd5LR2es/s1600/Federalismo.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdFicceaQbAhp3Q6w1VmOunucTccrjGzWnSG4aSV7HqnBIQFUVr8KxVweLzzGUFxoL_T6qyopleFBfoZFOZntnrgltL3dBZ64t-80R0T-fFYQ55tq2_2LziKIpbzcYNQotE3X6Pd5LR2es/s320/Federalismo.jpg" /></a></div><div class="MsoNormal">Il Federalismo è da sempre Il cavallo di battaglia della Lega. L’attuazione, perseverata dai seguaci di Bossi, è una maschera che nasconde ben altro: la scissione, il pallino di sempre di questa classe politica che attinge la propria etica in valori inventati e che nulla hanno a che vedere con gli interessi locali del nord e con quel senso di democrazia moderna. La Lega vuole prendersi le poltrone e fare quello che fanno i politici di tutti i tempi: un centro di potere economico sociale. E’ sufficiente analizzare la composizione di questa compagine partitica per rendersi conto della qualità delle proposte. Gente improvvisata, che parte dai comizi organizzati in paesi rurali e neo-industrializzati, alimentando il campanilismo e sparando a zero sugli apparati dello Stato. Altri cavalli di battaglia, usati per convincere le masse umili, sono la difesa del territorio, la sicurezza e la lotta all’extra comunitario. Troppo facile ma efficace. Lo dimostrano i risultati elettorali. I grandi partiti di massa dei lavoratori sono stati affondati da chi una volta militava nelle loro fila: Umberto Bossi. Il buon Umberto le ha provate tutte da giovane, pur di crearsi un lavoro che gli desse tante soddisfazioni economiche con il minimo sforzo. Cerca di sfondare come cantante facendosi chiamare “Donato”. Ottiene un diploma per corrispondenza presso la Radio Elettra di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">“perito tecnico elettronico”. </i>Fa molti mestieri , l’operaio, lavora nell’informatica e si iscrive a Pavia alla facoltà di medicina . Si impegna politicamente a sinistra passando da quasi tutti gli schieramenti. Insomma un bel giorno si inventa la <i style="mso-bidi-font-style: normal;">“Lega Nord”</i>. </div><div class="MsoNormal">La sinistra, nel frattempo, è troppo presa a vincere le elezioni e contrastare il “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">berlusaconismo</i>”, tanto da dimenticarsi delle proprie origine e lascia quel vuoto che s’impossessa Bossi e quell’armata brancaleone che oggi vanta la reggenza dell’attuale governo. Chi l’avrebbe mai detto? E’ pensare che tutti l’hanno capito, tranne i vertici del vecchio PDS, Ulivo dopo e attuale PD. </div><div class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Come recuperare?<o:p></o:p></b></div><div class="MsoNormal">L’unico modo per recuperare il terreno perso è, per tutti, togliere alla Lega il vessillo e proporre un federalismo vero, fatto di numeri e convenienze per tutte le regioni e per lo Stato centrale. Il federalismo proposto dalla lega è quello della festa di paese fatto di slogan come questi: “via gli immigrati” e giù insulti; “vogliamo le ronde” e vai con altri insulti; “vogliamo come inno il va pensiero” e dagli con altre parolacce; “le scuole devono insegnare i dialetti” e via di questo passo. Tutte proposte che sanno poco di federalismo ma di molto populismo. E’ come aizzare un cane contro un gatto.</div><div class="MsoNormal">Noi vorremmo che i politici discutessero di federalismo favorendo, all’interno delle regioni, le attività più consone alla conformazione geologica e tradizioni di quel territorio. Ci piacerebbe che il federalismo fosse fatto di numeri, di studi economici che permettessero una riduzione del peso fiscale e un miglioramento delle strutture e infrastrutture del paese. Ci piacerebbe vedere l’attuazione di un federalismo che parlasse di occupazione, di risparmio energetico, e di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Tutte cose che il federalismo “bosino” non ha mai affrontato per incompetenza.</div><div class="MsoNormal">L’invito che facciamo alla politica è di occuparsi dell’attuazione del vero federalismo, discutendone nel luogo più opportuno e appropriato: il Parlamento. In questo modo il federalismo sarebbe di tutte le forze politiche e non un’arm,a nelle mani di un manipolo di irresponsabile, che annovera nelle sue fila sobillatori come Mario Borghezio che non nasconde i suoi gusti intrisi di nazismo e fascismo estremo.</div><div class="MsoNormal">L’Italia è il paese di Dante, Manzoni, Caravaggio, Leonardo da Vinci, Donizetti e tantissimi altri distribuiti equamente lungo tutto lo stivale. Costoro non sono il patrimonio federalista su cui dividerci, anzi sono l’arma della cultura che tiene in piedi una nazione. Tutti ci dovremmo identificare in quei personaggi, mentre il federalismo dovrebbe dare solamente una migliore gestione del territorio, della localizzazione del territorio. </div><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: 115%;">Se le forze politiche in campo facessero del federalismo una priorità e la portassero in Parlamento con urgenza, la Lega verrebbe ridotta a quella che era: un’associazione di fannulloni. Anche perché la Lega è al governo e per il federalismo non ha fatto altro che fare <i style="mso-bidi-font-style: normal;">“L’opposizione”</i> a se stessa.</span>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-31047658801818320262010-09-22T10:25:00.000-07:002010-09-22T10:25:58.528-07:00Zaia indignato di "Distretto di polizia 10" ma non dei disoccupati veneti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtR5h4ofxJgopXEk9KzRpeJgHMyhHD74moJQpjrQwzYDJTFqFibcamDWFiIGvsq6t4c2oxqdoM2wAnaSnseF51T-A7_cvA7OtSzQvPhV3J08nWxwea-UsCXKEtshOHpnzlw4wLzYHuCT8M/s1600/zaia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtR5h4ofxJgopXEk9KzRpeJgHMyhHD74moJQpjrQwzYDJTFqFibcamDWFiIGvsq6t4c2oxqdoM2wAnaSnseF51T-A7_cvA7OtSzQvPhV3J08nWxwea-UsCXKEtshOHpnzlw4wLzYHuCT8M/s200/zaia.jpg" width="200" /></a></div>Il governatore del Veneto spara addosso a Confalonieri e si lamenta con l'amico di schieramento che un personaggio della celebre fiction di Canale 5, recentemente inserito è un poliziotto bergamasco presentato come poco intelligente e sensibile da molti.<br />
Zaia ricorda a Confalonieri che Mediaset è azienda padana e vive della pubblicità richiesta dalle aziende del nord. Quindi? Ovvio levata di scudi a favore del popolo nordista. Povero Confalonieri, adesso deve pure decidere quale pubblico perdere: nord o sud? Ma da buon manager taglia corpo alle lamentele del leghista, tutto teso a dare una storia e una cultura ad un popolo che sulla carta geografica non esiste. L'Italia è una e comprende anche la Lombardia e il Veneto. Qui a Bergamo non ho sentito e letto da nessuna parte che ci fossero delle lamentele a riguardo. Forse la gente di Bergamo è presa in tutt'altre faccende del tipo "lavorare", "produrre" e "rilassarsi" quando il tempo a disposizione lo permette. I bergamaschi non si sentono poco intelligenti e insensibili perché oltre che essere bergamaschi sono anche italiani. Nelle terre orobiche sono nati personaggi come Donizetti, Michelangelo Merisi detto il "Caravaggio", Giacomo Manzù, Papa Giovanni XXIII, e andiamo avanti?<br />
Invece il governatore Zaia di tempo libero ne ha; tanto che si perde nella visione di fiction televisive.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdDuJIIYHz4cycmyEZnR7Z53pRAp65jfw1vq0cXQ8A3jwHoq_sc62nXo1bP7WzsIBuNuumJabqF-7LwVCXBOkoh6UVsGudqYap6oqjxDUD5Ylsi_kcPD6bL5xSz_PsRrIQiqUVRjExITs4/s1600/disoccupati.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="125" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdDuJIIYHz4cycmyEZnR7Z53pRAp65jfw1vq0cXQ8A3jwHoq_sc62nXo1bP7WzsIBuNuumJabqF-7LwVCXBOkoh6UVsGudqYap6oqjxDUD5Ylsi_kcPD6bL5xSz_PsRrIQiqUVRjExITs4/s200/disoccupati.jpg" width="200" /></a></div>Vorrei ricordare al governatore del Veneto che invece di occuparsi di gossip, visto il lauto stipendio che gli passa il Veneto e lo Stato italiano, si preoccupasse della disoccupazione nella sua regione. Il 40% dei giovani veneti è disoccupata, mentre il tasso di disoccupazione è salito al 7.6%. (vedere Corriere del Veneto del 2/6/2010 <a href="http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/economia/2010/2-giugno-2010/disoccupazione-record-giovani-1703124214521.shtml">http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/economia/2010/2-giugno-2010/disoccupazione-record-giovani-1703124214521.shtml</a>).<br />
<br />
E che dire della Indesit di Refrontolo, in provincia di Treviso, che sta chiudendo i battenti, che assieme a quelli di Brembate, creeranno altri 500 disoccupati con le relative famiglie.<br />
Questi sono i problemi di cui si dovrebbe occupare un governate. Ma se proprio vuole dedicarsi alla cultura consiglierei a Zaia di leggersi, se l'ha mai fatto, qualche libro interessante, visto che di tempo ne ha, e che prima di parlare bisognerebbe sempre contare fino a 10.Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-83229879499326157592010-09-21T13:39:00.000-07:002010-09-21T13:39:31.101-07:00Riparte Anno Zero giovedì 23/9<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dyi4xrFGplW05qjmDNAKJ4dLYzp076aFCvPurrRzS4kOZpR9VOKM9FtzUXtErx_DtO6g67SBoeE8GY249liAw' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-9251243760758144122010-09-21T03:34:00.000-07:002010-09-21T03:34:20.004-07:00Berlusconi alla frutta. Chiede i voti ai fascistelli di Storace<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4EoWaMtzAW6GQRO1CveI9sf7kILEuKXVHJD9do7YwFheBeux2mQ4AZG5vHI6ycaeorWZR5HSv17HZzYnZXnuQlbTVGrIoYM2gjCGDddIgSpBW37DoYj1tNeDdtWLmnUlMjjON1TkllK49/s1600/storace-berlusconi.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4EoWaMtzAW6GQRO1CveI9sf7kILEuKXVHJD9do7YwFheBeux2mQ4AZG5vHI6ycaeorWZR5HSv17HZzYnZXnuQlbTVGrIoYM2gjCGDddIgSpBW37DoYj1tNeDdtWLmnUlMjjON1TkllK49/s320/storace-berlusconi.jpg" /></a></div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Dopo il teatrino deprimente di agosto, della politica italiana, siamo arrivati a quello ancora più squallido di settembre.</div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Alla festa della Destra di Storace, davanti ad una folla di vecchi tromboni incravattati e dame d’altri tempi, il premier dal palco rincara la dose a Fini, rinfacciandogli le colpe della situazione politica di fine luglio.</div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Berlusconi, con la sua tipica falsa cordialità, ricorda al gerarca Storace la loro antica amicizia, fatta anche di scontri leali guardandosi negli occhi. L’eroe di Macherio, il trasformista di Arcore e Cavaliere della Brianza leghista, si augura pure che nel prossimo futuro un membro di questa brodaglia, trita di vecchio fascismo scolorito, possa ricoprire una carica governativa. A questo punto ci mancava che Berlusconi si assentasse solo un momento per ritornare sul palco con la divisa e stivaloni, cimeli regalatigli dal suo amico, macellaio di Tripoli e beduino, con seconda residenza in una tenda nei pressi di un parco romano.</div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">il Presidente del Consiglio passa poi ad incensarsi con i soliti ritornelli propagandistici. “L’Italia”, dice, “è un paese di benestanti e l’85% ha una casa”. Peccato che non ci racconti di quelle numerose famiglie che non pagano le rate del mutuo per mancanza di fondi; peccato che non ci ricordi di quante unità è aumentata la disoccupazione (vedere gli ultimi dati pubblicato dalle camere di commercio). Riguardo alle pensione afferma che l’età media degli italiani si è elevata notevolmente e che quindi possano andare in pensione in età più avanzata. Perché non lo va a raccontare alle migliaia di ultracinquantenni che un lavoro non lo troveranno mai? Se già i giovani fanno la fila per trovare un lavoro precario, chi se lo assume un sessantenne? Ma lo sa il nostro Casanova brianzolo che è più facile fare una rapina in banca che trovare uno straccio di lavoro?</div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Se il premier non avesse visitato Storace, a elemosinare voti e consensi ed a ravvivare con la sua presenza da comico alla Mediaset, questa festa sarebbe passata inosservata, e i vecchi tromboni che lo hanno applaudito, avrebbero potuto continuare a sonnecchiare in attesa di assalire il buffet, dopo i noiosi e ritriti ritornelli da palcoscenico di vecchi regimi.</div>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-56831335049424765292010-09-20T03:41:00.000-07:002010-09-21T04:07:33.084-07:00Docente suicida a Palermo, ma i media non ne parlano<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlcY5SZDNb4vyRYv91Shr4GiLxTuZciqCe71iz0dExAvQm5zieGScubIxcbkEq2J_IeZSegabRHQFwzpq1oc-NYBUAT-IbXW8k_AimNKZMWGTS-PUTQSQT3XKC4zNKqA1g5jbrCc7f5A_Z/s1600/universit%C3%A0.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlcY5SZDNb4vyRYv91Shr4GiLxTuZciqCe71iz0dExAvQm5zieGScubIxcbkEq2J_IeZSegabRHQFwzpq1oc-NYBUAT-IbXW8k_AimNKZMWGTS-PUTQSQT3XKC4zNKqA1g5jbrCc7f5A_Z/s200/universit%C3%A0.jpg" width="200" /></a></div><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Leggo con stupore una notizia ripresa su siciliainfomazione.com. ignorata dal circuito dei media nazionali.</span><div><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">"Il collega Norman Zarcone è vittima di quei professori baroni che con il loro sistema corrotto e clientelare hanno soffocato la speranza di tanti giovani". A sostenerlo è la presidenza provinciale di Azione Universitaria.</span><br />
<div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">La nota prosegue:</div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">"Il suo tragico gesto, proprio nella facoltà di Lettere - prosegue la nota -, sembra quasi un messaggio diretto a quanti sono responsabili della cosiddetta parentopoli che blocca l'accesso alla carriera universitaria. I professori di Lettere,</div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><ins><ins></ins></ins></div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">sempre in prima linea contro ogni riforma che mira a cambiare il sistema di reclutamento dei docenti e dei ricercatori, dopo la morte di Norman dovrebbero riflettere sulla necessità di modificare radicalmente l'università italiana". "La proposta dell'assessore Centorrino - conclude Azione Universitaria - di conferire un titolo accademico a Norman Zarcone arriva tardi. Non si può aspettare la morte di un giovane per riconoscergli il merito".</div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Flavio Arzarello, coordinatore nazionale della Fgci, l'organizzazione giovanile del Pdci, rincara:</div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">"Ha ragione chi sostiene che la morte di Norman Zarcone non è un suicidio ma un omicidio, che pesa come un macigno sulle coscienze di quella politica arida, attenta solo a se stessa e non al futuro dei giovani. Noi sappiamo - continua - chi sta ammazzando i sogni di intere generazioni: gli impavidi vestiti da politici, le svariate cricche che governano il nostro Paese, i burattinai vestiti da Cesare e tutti quelli che fingono di volere il nuovo affinché nulla cambi". "La situazione che stava vivendo Norman - aggiunge - è quella che attraversa la maggioranza dei dottorandi italiani: le punte di eccellenza delle nostre università hanno visto progressivamente cancellato il diritto a un futuro decente. Il ministro Gelmini ed il governo Berlusconi, che hanno enormi responsabilità di questa situazione, tra tagli e privatizzazioni, si chiedano se l'Italia che abbandona al loro destino le sue menti migliori è oggi un Paese civile".</div></div>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-56302034636868587182010-09-15T07:28:00.000-07:002010-09-21T07:29:44.321-07:00Quale identità nazionale?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt5q7iSSEwTquhnqcKldkOax08uRFkvfbhdCmjqkaBC80w9dd1xKzk5xf2sdjBrRZnH_bXBP6rT1DK2-e4IUI-V1XBuqYJZTQ3gCQOae2i1056c3nzQxn2_K-j7q4DYbI6CiEgxXdduWhZ/s1600/italiano.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt5q7iSSEwTquhnqcKldkOax08uRFkvfbhdCmjqkaBC80w9dd1xKzk5xf2sdjBrRZnH_bXBP6rT1DK2-e4IUI-V1XBuqYJZTQ3gCQOae2i1056c3nzQxn2_K-j7q4DYbI6CiEgxXdduWhZ/s320/italiano.jpg" /></a></div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana;">L'Italia è senza unità nazionale. La destra al governo è divisa e sotto scacco del terzo incomodo: la Lega Nord. A sinistra le cose non vanno meglio. Il PD è diviso tra moderati, troppo moderati e Vendola. Gli altri contendenti, l'UDC e IDV, sono in attesa di capire chi li seguirà nelle loro mosse. Intanto l'Italia del pallone viene eliminata nelle battute iniziali del campionato del mondo; poteva essere un collante temporale per un'Italia così divisa. La Ferrari arranca e non sbalordisce. La Rai, che dovrebbe rappresentare l'informazione pubblica, fa sapere attraverso Minzolini, già ripreso tra l'altro da Garimberti, che in Italia c'è solo Berlusconi mentre il resto non conta nulla.</span></div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><span style="font-family: Verdana;">Un paese così spaccato e senza identità e dignità nazionale provoca solo malcontenti e disoccupazione. Infatti le aziende sono abbandonate a se stesse mentre i mercati vanno avanti per inerzia, aspettando che qualcuno li scuota. La scuola inizia tra programmi incomprensibili e corpo insegnate decimato.</span></div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><span style="font-family: Verdana;">La maggior parte dei quotidiani preferisce come argomento principale le diatribe dei politici e dei loro familiari. In un momento del genere i tromboni come Feltri e Belpietro trovano terreno fertile per sparare mostri in prima pagina, mentre nulla ci fanno sapere sulla situazione economica del paese. Ma si sa gli ordini del padrone (non editore) non si discutono. Le reti televisive ci informano delle ripresine, che la disoccupazione in Italia è inferiore ad altri paese dell'Unione. Bella consolazione.</span></div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><span style="font-family: Verdana;">Intanto la lotta tra PDL e Finiani interrompe il soliloquio berlusconiano del "fare". Sembra pure che questa sosta sia stata paventata dallo stesso leader governativo. In fondo mi sapete dire come si fa a sistemare una situazione politica-economica come la nostra? Qualsiasi provvedimento si voglia adottare si avrà contro sempre qualcuno. Troppe classi, troppe lobby.</span></div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><span style="font-family: Verdana;">Basta guardare le varie fasce socio politiche: La Confindustria, i Sindacati, le associazioni degli artigiani e dei commercianti, i partiti politici, le associazione dei professionisti (Notai, avvocati, medici ecc.ecc.), la stampa prezzolata rappresentativa di partiti politici e di tutte le categorie menzionate prima, sono l'Italia che non riesce a trovare un denominatore comune, una identità che ci rappresenti.</span></div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><span style="font-family: Verdana;"><strong>Che fare</strong></span></div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><span style="font-family: Verdana;">Un passo indietro sarebbe la parola d'ordine per tutti e per per tutte le classi e categorie rappresentative di questo paese. Il primo passo indietro lo dovrebbe fare la politica, i partiti e chi li rappresenta. Se è vero che la crisi non si risolve con le proteste di piazza e le pretese di chi ha necessità di sopravvivere, è vero che per fare capire agli italiani che è il momento di rimboccarsi le maniche, l'esempio deve venire dalla politica.</span></div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><span style="font-family: Verdana;">La riforma della politica deve iniziare dal taglio del numero dei politici che la compongono: Parlamento, Governo, Ministeri. Un paese moderno, tecnologicamente evoluto, nell'era dei computer può fare a meno di politici che vanno avanti e indietro per il paese a spese dello Stato, trascinando con sé parenti, amici e amici degli amici. Un taglio del 50% del numero dei soli parlamentari, la riduzione di un altro 50% sugli stipendi di quelli restanti, porterebbe un risparmio nelle casse dello Stato di circa 180mln di euro (circa 360 miliardi delle vecchie lire).</span></div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><span style="font-family: Verdana;">La seconda riforma riguarda il governo. Il Ministero della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, preferisce sparare a zero sui dipendenti pubblici e su alcune questioni non gli si può dare torto, ma nulla ha fatto per ridurre gli sprechi del governo stesso. Un esempio: perché un membro del governo, parlamentare, prende il doppio stipendio? Chi governa non sta in parlamento e viceversa. Basta calcolare il numero dei ministri parlamentari e moltiplicarlo per cira 20mila euro al mese e vedete che cosa ne risulta. Il Ministero delle Riforme per il Federalismo (Titolare U. Bossi) e quello per la Semplificazione Normativa (Titolare Roberto Calderoli), sono a titolarità leghista. Qualcuno mi sa spiegare perché ci vuole un Ministero per queste problematiche quando abbiamo 1000 parlamentari che potrebbero benissimo legiferare in merito? E' chiaro che questi Ministeri sono fatti per dare poltrone e potere a chi diversamente dovrebbe ritrovarsi per strada come un comune disoccupato, a sbarcare il lunario o il Lunardi.</span></div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><span style="font-family: Verdana;">Nel frattempo ci sono tante piccole aziende che chiudono e altre medio-grandi che guadagnano. La forbice degli utili si allarga a favore dei grossi imperi. Confindustria dovrebbe preoccuparsi di quelle piccole e medie aziende che non beneficiano di situazioni di mercato monopolistiche. Confindustria avrebbe la possibilità di invitare i grossi gruppi a sviluppare lavori favorendo le piccole aziende italiane, e non a girare in parte o in tutto il lavoro a quei paesi dove il costo del lavoro è decisamente da terzo mondo. Un minimo di etica sociale dovrebbe investire il mondo imprenditoriale, i manager e tutti quelli che hanno potere decisionale nelle aziende. Una nuova era di sacrificio a favore di chi i sacrifici li fa da sempre, sarebbe una risposta morale al paese.</span></div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><span style="font-family: Verdana;">La politica del guadagno a tutti i costi, senza patria e confini, ha creato un sentimento di qualunquismo senza limiti negli individui. Tutto è lecito. Gli altri non contano nulla. Il mondo va così. Questo è il pensiero dell'italiano medio. La professionalità e il senso del dovere sono solo parole da spendere per una falsa morale. La morale è solo una parola e non un modo di essere e di rappresentare.</span></div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><span style="font-family: Verdana;">Se prendete qualsiasi VIP che va in TV parlerà di valori, di famiglia, di onestà e di lavoro sudato. Poi venite a sapere che ha l'amante e figli fatti con altre mogli. Poi venite a sapere che ha frodato il fisco portando i soldi nei paradisi fiscali. Inoltre di sudato questi signori hanno solo le magliette usate sugli yacht a prendere il sole o a intrattenere veline e velette, che di questo termine ne hanno fatto un lavoro, un modo per emergere.</span></div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><span style="font-family: Verdana;">Non si salva neppure l'apparato ecclesiastico, tormentato da secoli, con i fantasmi dell'inquisizione, della pedofilia e di un falso vangelo riscritto a danno di Cristo e di tutti i veri cristiani. Predica bene il governatore del Vaticano e se ne guarda bene di aprire le porte del suo Stato alla fame e agli esuli, e preferisce ricevere in pompa magna dittatori e sanguinari piuttosto che straccioni ridotti alla fame.</span></div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><span style="font-family: Verdana;">Allora bisogna cambiare il nostro modo di pensare. Proviamo a dare fiducia a quei giovani che sono peraltro sconosciuti e che si propongono con l'unico mezzo che abbiamo: il web. Proviamo a portare avanti qualcuno di questi non rampolli, non raccomandati, non sporcati dalla politica di sempre. Guardiamo ai giovani che ci stanno vicini, nella nostra città, nel nostro quartiere, e proviamo a lanciare un messaggio innovatore e seppelliamo per sempre questi vecchi tromboni che con la loro politica ci hanno portato alla rovina.</span></div>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1852756671248260361.post-59829645204781605442010-08-31T07:55:00.000-07:002010-09-21T07:57:38.301-07:00Cota chiede il voto ai terroni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN24NjcG5NUKB8ebWsboxGWC_L5GjLaSM6WloBzbrMJDBK1yjcL3miD_SWqMPZwQIrSoRNdNlEUfpaH8FJnS_FQQnh90Gm4hioB7U3fhJrbgjjm4ERQcZLUsmBP70mvvKp9OIfi0ZUfQdO/s1600/Roberto+Cota.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN24NjcG5NUKB8ebWsboxGWC_L5GjLaSM6WloBzbrMJDBK1yjcL3miD_SWqMPZwQIrSoRNdNlEUfpaH8FJnS_FQQnh90Gm4hioB7U3fhJrbgjjm4ERQcZLUsmBP70mvvKp9OIfi0ZUfQdO/s320/Roberto+Cota.jpg" /></a></div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">E si. Roberto Cota, figlio dell’avvocato Michele nato a San Severo di Puglia, ha chiesto ai “terun” il voto per essere eletto alla Regione Piemonte, adducendo il fatto che non si scorda delle sue radici. Ahia un altro meridionale che milita nella pura lega padana.</div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Il sogno di papà Cota sarà quello di vedere ricevere in forma ufficiale l’ingresso del neo eletto leghista meridionale figlio Roberto, in pompa magna a Palazzo di Città (paese di origine). Il tutto per suggellare un legame federalista.</div><div style="font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Bossi e Borghezio permettendo………</div>Italian Reporterhttp://www.blogger.com/profile/02371827902034647868noreply@blogger.com0