Che fine ha fatto Flavio Briatore?

sabato 16 ottobre 2010


Il signor Briatore è il tipico arrogante arrivato. I suoi atteggiamenti eccentrici e squallidi, che ricorrono di tanto in tanto, caratterizzano il personaggio.

Flavio Briatore nasce a Terzuolo (Cuneo) il 12 aprile del 1950. Si diploma geometra e muove i primi passi nel mondo del lavoro come “piazzista” di polizze assicurative nei dintorni di Saluzzo.
Esordisce come imprenditore a Cuneo collaborando con un finanziere locale e costruttore edile, un certo Attilio Dutto, che aveva rilevato dal discusso finanziere Sindoma, la Paramatti Vernici. Questo accadeva nel marzo del 1979. La cronaca di quei tempi ricorda l’assassinio dello stesso Dutto, fatto saltare in aria sulla sua vettura. Sembra che il finanziere avesse pestato i piedi a qualche pezzo grosso in Costa Azzurra.
In seguito il giovane Briatore si trasferisce a Milano e frequentando la Borsa Valori, fa la conoscenza di Achille Caproni (Caproni Aeroplani) e assume l’incarico di consulente CGI (Compagnia generale industriale - holding della famiglia Caproni). Sotto consiglio di Briatore Caproni acquista la Paramatti Vernici che dopo poco ebbe un “crac” ed il pacchetto azionario della CGI fu ceduto alla EFIM.
Diverse società del gruppo fallirono, gli operai finirono in cassa integrazione e banche e creditori rimasero con un buco di 14 miliardi lire.
Il Geom. Briatore fa il suo debutto nel mondo dei bancarottieri.
Successivamente Briatore cambia settore. Si presenta nel mondo degli affari come discografico. Qualche tempo dopo viene pizzicato e condannato a 1 anno 6 mesi a Bergamo e a 3 anni a Milano, perché colpevole di aver fatto parte del “Gruppo di Milano”. Furono così chiamati dai giudici che lo condannarono. Questo gruppo agganciava clienti di fascia alta e li truffava. L’attività truffaldina del Briatore e soci si interruppe con una retata della polizia. In quella circostanza furono arrestati pure Emilio Fede, il cantante Pupo, l’ex vice-presidente della Confindustria Renato Buoncristiani e Giandomenico Serra di Confagricoltura. Emilio Fede fu assolto per insufficienza di prove.
Ma il Briatore è sempre stato un uomo scaltro, non fa un solo giorno di carcere perché prima fugge a Saint Thomas nelle Isole Vergini e poi rientra in Italia grazie ad una amnistia. Sono contrario alle amnistie. Capito perché?Perché i soliti furbi rientrano dalla porta di servizio pronti a fare altri danni.
In seguito la storia è quella del Briatore amico di Luciano Benetton, che nonostante la latitanza gli permise di aprire negozi nelle Isole Vergini (L’etica della famiglia Benetton se n’era andata in ferie).
Rientrato in Italia ecco il trasformista Briatore che diventa Team Manager della squadra Benetton, grazie ai suoi agganci nel mondo degli affaristi. La formula uno è la sua fortuna. Con i soldi guadagnati apre a Porto Cervo Il Billionaire, una discoteca per miliardari annoiati, dove è possibile fare buoni affari.
Nel settembre 2009 viene radiato a vita dal Circus per decisione della F.I.A., a causa del fattaccio accaduto nel GP di Singapore del 2008, dove Briatore ordina a Nelson Piquet Jr. di andare fuori pista per favorire l’altro pilota Renault Fernando Alonso.
Con sentenza 5 gennaio 2010, Flavio Briatore viene riabilitato, grazie alle pressioni di Ecclestone, il padre padrone della formula 1. Gli interessi miliardari passano prima della correttezza professionale.
Nel maggio 2010, Briatore è nuovamente assurto all'onore delle cronache per il sequestro del suo mega yacht Force Blue, avvenuto a largo di La Spezia, ad opera della Guardia di Finanza per frode fiscale.
Come si può notare il lupo perde il pelo ma non il vizio. Aspetto le nuove avventure di questo ex condannato e bancarottiere, mentre nel frattempo, visto che ha perso la sua casa (lo yacht) mi adopererò per organizzare una colletta alla quale spero mi darete una mano, per dargli una dimora dignitosa.

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